Venerdì 26 Aprile 2024

Ganna senza confini, è l’Ora del record

L’azzurro straccia i primati precedenti e porta il nuovo limite a 56,792 chilometri: "Sono andato oltre le mie aspettative"

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di Angelo Costa

Non solo il record dell’ora, ma il record dei record. Straordinario Pippo Ganna: sulla pista svizzera di Grenchen, il missile azzurro spinge il limite dove nessun ciclista l’ha mai portato, percorrendo 56,792 chilometri. Sbriciolato il primato stabilito due mesi fa dall’ingegnere britannico Dan Bigham, tecnico del suo staff, strabattuto anche quello di un altro inglese, Chris Boardman, che nel 1996 arrivò a 56,375, misura poi derubricata a ‘miglior prestazione umana’ dalla revisione delle regole sulle bici che non ha risparmiato nemmeno gli exploit di Francesco Moser in Messico.

"Stamattina mi sarei accontentato di battere il record di un metro, questo risultato supera ogni aspettativa", dice SuperPippo dopo un supplizio che lo colloca nella Storia, quinto italiano di sempre dopo Olmo, Coppi, Baldini e appunto Moser, accanto a grandi firme del calibro di Merckx, Anquetil e Wiggins. E’ un risultato che va oltre le previsioni, perché si sapeva che il piemontese aveva il record nelle gambe, ma forse non questa distanza. E’ un risultato che consente all’azzurro di chiudere con una soddisfazione una stagione in cui non ha avuto le altre che desiderava: niente maglia gialla al Tour, niente podio all’Europeo, zero medaglie al Mondiale dove forse la testa era già concentrata sull’Ora.

Di aver fretta di prendersi il record Pippo lo dimostra partendo in leggero anticipo sull’orario previsto, in un velodromo in cui tutto è studiato a perfezione, dalla temperatura di 27 gradi al numero di spettatori fino al volume basso della musica. Ad alzare i toni provvede lo stesso Ganna, che dopo venti minuti a ritmo controllato fa decollare il suo Bolide in magnesio, scandio e alluminio stampato in 3D, un gioiello da 75mila euro del quale esistono tre esemplari, già richiesti dai collezionisti: il granatiere piemontese viaggia regolarmente sotto i 16 secondi al giro in un’ideale tabella che punta a superare non solo il primato precedente, ma quello assoluto di Boardman. E’ un crescendo al quale il pubblico si adegua col tifo, salutando con un boato un primato che "la prossima volta tenterò in un altro momento della stagione, magari con gambe più fresche", confessa stremato SuperPippo, che al primo posto del cuore mette sempre l’oro olimpico del quartetto, ma una collocazione importante la troverà anche a una serata così.