Mercoledì 24 Aprile 2024

Francia: tiro al bersaglio contro i giocatori

Bottigliette, monetine, accendini: dagli spalti piove di tutto. Sospesa anche Lione-Marsiglia, nel mirino Payet. E non è la prima volta

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PARIGI (Francia)

Non battere più calci d’angolo in Ligue 1. Non è una nuova regola, ma un consiglio che verrebbe da dare ai giocatori, diventati domenica dopo domenica autentici bersagli della violenza insensata dei tifosi. L’immagine di Neymar protetto dagli scudi degli agenti al Velodrome dal lancio di di accendini e monetine è il simbolo di una realtà inquietante e del moltiplicarsi degli episodi. L’ultimo l’altra sera a Lione, quando l’ala del Marsiglia Dimitri Payet è stato colpito alla testa da una bottiglietta. La questione è talmente seria da richiedere interventi drastici, mentre la Francia grida "vergogna!". Il caso calcio finisce per direttissima sul tavolo dei vertici del governo. I ministri dell’Interno, Gérald Darmanin, insieme col ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, e la collega responsabile per lo Sport, Roxana Maracineanu, si riuniranno oggi con la Lega calcio professionistico (Lfp), arbitri e club per determinare i mezzi di porre fine alle violenze. Nel frattempo, la commissione disciplinare della Lega, riunitasi d’urgenza, ha sanzionato il Lione con una partita a porte chiuse per l’episodio che ha portato anche l’interruzione della partita contro il Marsiglia a soli quattro minuti dal fischio di inizio. Ma tutto lascia pensare che la sanzione definitiva, che sarà decisa l’8 dicembre, sarà più pesante e potrebbe prevedere anche una perdita di punti per il club. Payet ieri non era all’allenamento. "Molto scioccato", il n.10 del Marsiglia ha fatto sapere che sporgerà denuncia contro l’aggressore, fermato dagli agenti. Payet fu bersagliato dalle bottiglie anche durante Nizza-Marsiglia.