Venerdì 26 Aprile 2024

Grosjean dopo l'incidente: "Ho visto la morte troppo da vicino. Sono cambiato"

Il pilota della Haas racconta la dinamica dell'incidente e il pensiero della moglie e dei tre figli gli ha dato la forza di uscire dall'auto: "Non poteva finire così"

Una foto postata da Romain Grosjean su Instagram (Ansa)

Una foto postata da Romain Grosjean su Instagram (Ansa)

Roma, 2 dicembre 2020 - "Ho visto la morte troppo da vicino. Non posso più lo stesso uomo". Trema la voce di Romain Grosjean mentre racconta, in una breve intervista rilasciata all'agenzia Afp, la dinamica dello spaventoso incidente in cui è rimasto coinvolto lo scorso weekend durante il Gran Premio di Formula 1 in Bahrain. Il pilota della Haas è uscito da solo dalla sua monoposto, che aveva bucato un guard rail e si era spezzata in due, e oggi ha lasciato sulle sue gambe anche l'ospedale in cui era stato ricoverato. Dopo il terribile impatto, ha iniziato il racconto Grosjean, "mi sono slacciato subito la cintura di sicurezza e ho cercato di uscire dall'auto, ma mi sono accorto che il mio casco colpiva qualcosa". E allora "mi sono seduto di nuovo - ha spiegato -, pensavo di essere rimasto bloccato" nell'abitacolo e "che avrei quindi aspettato i soccorsi. Ma alla mia sinistra stava diventando tutto arancione e mi sono accorto delle fiamme. Ho capito che non c'era più tempo per aspettare".

Grosjean ha quindi raccontato dei primi tentativi vani di abbandonare la vettura. "Ho pensato che non poteva finire così". E infatti non ha mollato: "Ho cercato di uscire di nuovo, ma non ci sono riuscito, così mi sono seduto e ho visto la morte, non vicina ma vicinissima. E' qualcosa che non auguro a nessuno". A dargli la forza di affrontare le fiamme è stato il pensiero della moglie e dei tre figli: è stato per loro, ha dichiarato il pilota franco-svizzero, che ha trovato il modo di uscire, mentre il fuoco continuava ad avvolgere il suo veicolo. "Ho trovato le risorse per estrarre il piede che era rimasto bloccato, voltare il viso e alzare le mani per issarmi fuori. Sapevo che avrebbero toccato il fuoco e si sarebbero bruciate ma mi sono detto che tutto sarebbe andato bene". 

Grosjean ha confessato di aver ora intensificato le chiacchierate con la psicologa dello sport, che già lo seguiva, per risolvere e prevenire i problemi che potrebbero derivare da un incontro così ravvicinato con la morte. "Per ora, non sto avendo incubi, cattivi pensieri, flashback o momenti di paura, ma questo non significa che non verranno e per questo continueremo a discuterne", ha detto. Il pilota spera ora di tornare a correre nell'ultimo GP della stagione 2020, ad Abu Dhabi, il mese prossimo. Una gara che potrebbe essere anche la sua ultima in Formula 1, visto che la Haas ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la prossima stagione con il figlio di Michael Schumacher, Mick.

"I miei dubbi non riguardano la paura che quest'incidente possa accadere un'altra volta, ma piuttosto il fatto di non voler mai più far sì che i miei cari subiscano tutto questo", ha concluso Grosjean. "Una settimana fa, prendersi un anno di pausa sembrava impossibile. Oggi dico a me stesso che potrà fare kitesurf, gare di ciclismo, vedrò i miei figli, mi divertirò, berrò vino. Mi cambierà la vita per sempre".

Romain Grosjean su Instagram (Ansa)
Romain Grosjean su Instagram (Ansa)