Roma, 14 febbraio 2019 - Una Alfa Romeo color...Lambrusco! Sul serio. In attesa di novità cromatiche figlie degli sponsor, Kimi Raikkonen ha portato al debutto la nuova monoposto del Biscione sul circuito di Fiorano. Mezzogiorno era passato da poco. Il ponte dei sospiri, con vista ottimale sul tracciato, era pieno di curiosi. Potenza della combinazione tra l’ultimo iridato a bordo di una Ferrari e il marchio che ha fatto la storia delle corse. Il modello Alfa da Gran Premio è un progetto intrigante, firmato da due ingegneri italiani, Simone Resta e Luca Furbatto. L’obiettivo è salire fino a centro classifica tra i costruttori. Raikkonen è una garanzia, Giovinazzi è una speranza. L’entusiasmo è una buona base di partenza, per i risultati si prega di ripassare più tardi.
We know the way to your heart 😍 ❤️ First on-track look at Alfa Romeo Racing ❤️ Special #ValentinesDay themed livery ❤️ Kimi at the wheel#F1 pic.twitter.com/Pe0BKODXMp
— Formula 1 (@F1) 14 febbraio 2019
Detto che oggi è stata presentata anche la McLaren orfana di Alonso, tutta l’attenzione si sposta sulla nuova Ferrari. Domattina (diretta web e Sky dalle 10.30) si alza il sipario sulla macchina di Vettel e Leclerc. Nel nome, SF90, renderà omaggio ai novanta anni della Scuderia, che fu fondata nel 1929. Nella sostanza, il nuovo capo Mattia Binotto ha confermato lo spagnolo Rueda come responsabile delle strategie di gara. Vettel e Leclerc avranno come ingegneri di pista Adami e Clear. Consulente di prestigio per telaio e aerodinamica sarà Rory Byrne, il progettista delle Rosse di Schumi. È una Ferrari che, Arrivabene a parte, nasce all’insegna della continuità. Sperando di farla in pista, la rivoluzione.
Our 2019 contender, the #MCL34, in all of her Papaya and Vega Blue glory. 🧡💙 See more ➡️ https://t.co/nguVBnIYiP pic.twitter.com/hft8FQrSyX
— McLaren (@McLarenF1) 14 febbraio 2019