Giovedì 25 Aprile 2024

Era destino, c’è Mou tra l’Inter e la vetta

Oltre 70mila a San Siro per la partitissima con la Roma (ore 18), Inzaghi dopo il derby vinto in Coppa può sorpassare per una notte il Milan

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di Mattia Todisco

MILANO

Inter-Roma è all’atto terzo della stagione. Il secondo al Meazza, che già in Coppa Italia ha riaccolto l’amato ex, José Mourinho. Oggi farà lo stesso in una cornice da oltre 70mila spettatori, bis del derby giocato pochi giorni fa e vinto dai nerazzurri. Scansata l’euforia e raccolta la necessaria fiducia, che sarebbe stata ben diversa in caso di mancato accesso in finale, la squadra di Inzaghi ha solo l’opzione della vittoria se vuole vivere una notte in testa. Attenderà poi la replica nell’altro incrocio metropolitano tra Lazio e Milan, ma deve fare il suo e mettere la quinta (vittoria consecutiva in stagione). L’avversario è tra i meno malleabili del momento. La Roma è in palla, stretta attorno al suo condottiero. L’inventore, tra i tanti, del concetto mediatico sul "rumore dei nemici" si è chiuso nel silenzio proprio alla vigilia dell’incrocio col passato: niente conferenza stampa. Ha parlato invece Inzaghi, riconoscendo il valore del collega e della squadra, a cui mancheranno Cristante e Zaniolo, ma nei quali ranghi restano interpreti di alto livello.

Nell’Inter l’unico indisponibile è Vidal, fermato da una distorsione a una caviglia dopo un contrasto con Theo Hernandez. Potrebbe tornare a Bologna mercoledì, nel recupero che finalmente regalerà una classifica a parità di partite giocate. Per avere la chance di un sorpasso senza se e senza ma, l’Inter deve prima raccogliere il bottino pieno oggi pomeriggio. Ha vinto i precedenti due incroci stagionali segnando cinque volte e non concedendo mai ai giallorossi di farlo. Era però un’altra Roma, meno solida in difesa, con tante assenze nell’incrocio di dicembre, incerta e svagata nella versione di Coppa Italia a gennaio. Quella odierna ha appena imposto un pari al Napoli, recriminando (alla maniera di Mourinho) per decisioni arbitrali mal digerite. Vede la Juve a cinque lunghezze occupare un quarto posto che saprebbe di miracolo, mentre i tifosi hanno preso d’assalto la biglietteria in vista del Leicester. Per proseguire la marcia spedita Inzaghi dovrebbe puntare sul ritorno da titolare di Dzeko, due gol da ex nelle precedenti due sfide alla Roma. Al suo fianco il rinato Martinez, mattatore del derby. Dumfries-Darmian e Gosens-Perisic i due ballottaggi sulle fasce. Dirigerà Sozza, nato vicino Milano. Ha arbitrato il Milan nel 4-0 sulla Lazio di alcune settimane fa, torna oggi in un confronto tra le grandi città con colori diversi. Sui social le opposte fazioni si sono divertite a rendere più tesa la sua vigilia. Come se non lo fosse già a sufficienza.