di Gianmario Bonzi
Signore e signori, Marco Odermatt. Anche quando non domina e viene messo alle strette dagli avversari, almeno nella prima manche, riesce a trovare un modo per vincere. Lo fa ancora nel difficilissimo gigante iridato di Courchevel, pendio e tracciato di altri tempi, roba anche da 40 anni fa, rimontando dal secondo posto parziale di metà gara e trionfando grazie alle porte più difficili, sul muro finale.
Doppietta svizzera oro-argento con Meillard, qualcosa che ai Mondiali non si vedeva dal superG di Vail 1989 (Hangl-Zurbriggen) e in gigante dai Giochi di Innsbruck ‘76 (Hemmi-Good, con Thoeni 4° dopo il 1° posto della manche inaugurale e Stenmark di bronzo in rimonta).
Terzo l’austriaco Schwarz, dominatore della prima parte di gara, poi in grado quanto meno di salvare il podio.
Odermatt diventa così il quinto atleta di sempre in grado di conquistare gigante e discesa nella stessa edizione dei Campionati mondiali di sci alpino, dopo Svindal (2007) e dopo nomi storici della tradizione, come Killy, Sailer e Zeno Colò (ad Aspen, nel 1950).
Per l’Italia Filippo Della Vite ha chiuso al decimo posto, miglior piazzamento stagionale alla prima partecipazione ai Mondiali senior. Subito dietro di lui Giovanni Borsotti, undicesimo, con Luca De Aliprandini 14°.
Oggi ai mondiali tocca allo slalom femminile, con manche alle 10 e 13.30. Shiffrin cerca la prima doppietta slalom-gigante in un grande evento, l’Italia almeno un piazzamento nelle dieci con Rossetti-Gulli-Della Mea-Sola. Le medaglie sembrano lontane. Diretta TV su RaiSport ed Eurosport 1.