Mercoledì 24 Aprile 2024

Diritti tv e premio Champions, lo scudetto vale 33 milioni

di Mattia Todisco

La vittoria dello scudetto è un’ottima notizia dal punto di vista sportivo, ma anche sotto l’aspetto finanziario, per l’Inter. Ci sono dei premi da pagare, bonus prestabiliti nei contratti dei calciatori e dello staff tecnico in caso di arrivo in cima alla Serie A, ma la società vincitrice porta a casa un discreto gruzzolo per aver tagliato per prima il traguardo e i nerazzurri lo hanno fatto con largo anticipo.

Il primo posto garantisce infatti 23,4 milioni di euro già soltanto dai diritti televisivi, che a cascata finiscono nelle tasche di tutte le partecipanti al torneo, privilegiando chi conquista la piazza più alta del podio. A questi vanno aggiunti altri 10 milioni previsti per la prima delle quattro italiane che si qualificano alla Champions League dell’anno successivo. L’Inter è già certa di riceverli, le restanti squadre si aggiudicheranno invece 7,5 milioni per il secondo posto, 5 per il terzo e 2,5 milioni per il quarto. Sarà il quinto anno di fila nella più importante competizione europea per club, nella speranza di poter attingere all’indotto dato dalla presenza di un pubblico che per tutta la stagione in corso è stato costretto a rimanere fuori dal Meazza. Al premio scudetto dovrebbe aggiungersi il finanziamento da 250 milioni di euro per il quale Steven Zhang sta lavorando da settimane con una serie di realtà della finanza statunitense, nonché i circa 30 milioni che Suning spera di incassare attraverso l’arrivo di un nuovo main sponsor. A fine giugno terminerà infatti l’accordo con Pirelli, che potrebbe restare tra i partner con una nuova veste. Alcuni mesi fa si è parlato di Samsung come possibile brand sulle divise da gioco. Nelle ultime settimane non sono però arrivate ulteriori novità su questo fronte e il tempo stringe. Difficile pensare che la formazione nerazzurra possa rinunciare a una fetta così importante. In questo senso aver conquistato lo scudetto può certamente aiutare nella ricerca e anche nelle contrattazioni per strappare condizioni più favorevoli.