Mercoledì 24 Aprile 2024

Dakar in lutto per un meccanico

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JEDDAH (Arabia Saudita)

Ha vinto ancora lui, il qatariota Nasser Al-Attiyah: si è preso la 44ª edizione della Dakar, nel giorno in cui la classica estrema piange un altro morto, l’ennesimo, un ragazzo francese di vent’anni che guidava un mezzo di supporto e ha avuto un incidente stradale. La sua vettura si è scontrata con un camion, secondo quanto riportato dagli organizzatori: si chiamva Quentin Lavallée, al suo fianco il passeggero Maxime Frere, belga, è stato trasportato cosciente all’ospedale della Guardia Nazionale di Jeddah.

L’incidente fatale è avvenuto alle 11.30 sulla bretella di assistenza, al chilometro 234.

Quentin Lavallee era capomeccanico della 205 Turbo 16 del team PH Sport.

L’incidente è arrivato all’ultima tappa di una edizione che non aveva fatto registrare altri episodi, per una volta. In gara, la vittoria tra le auto è andata al 51enne pilota della Toyota Nasser Al-Attiyah, con il copilota Mathieu Baumel (nella foto): sono stati sufficienti due soli successi di tappa, tra cui il prologo. Alle spalle del qatariota il francese Sebastien Loeb (Prodrive) a 27’46” e il saudita Yazeed al-Rajhi (Toyota) a 1h1’13”. Per Al-Attiyah è la quarta vittoria nella Dakar, dopo quelle del 2011 con Volkswagen, nel 2015 con Mini e nel 2019 con Toyota. Ha raggiunto Ari Vatanen a quattro vittorie, e ha ricevuto i complimenti ‘social’ del presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem: "Congratulazioni per questa impressionante quarta vittoria".

Nelle moto invece si è imposto Sam Sunderland, 32enne britannico della Gas Gas, che già nel 2017 aveva vinto su una Ktm. Nell’ultima tappa, 164 chilometri di speciale con arrivo a Jeddah, vinta da Pablo Quintanilla su Honda, si è limitato a difendersi.

Dopo sei anni in Ktm Sunderland ha accettato la sfida della Gas Gas e ha vinto davanti a Quintanilla (a 3’27”) e Matthias Walkner (Ktm, a 6’47”).

Danilo Petrucci, alla sua prima esperienza nella Dakar, è arrivato ottantesimo a 20’42” dal vincitore.