BUFFON 7. Sei interventi su Messi per onorare al meglio la presenza al Camp Nou.
DANILO 7. Regge l’urto blaugrana in souplesse e si concede pure qualche incursione: Pedri non lo incupisce.
BONUCCI 7. In controllo senza affanni: e Messi resta sempre distanziato.
DE LIGT 7,5. Basta la sua presenza per scacciare i pericoli: sempre più un pilastro per questa Juve.
ALEX SANDRO 6,5. Lucido e reattivo nell’avvio inebriante dela Juve, poi scala marcia ma resta inattaccabile da Trincao.
CUADRADO 7. Alleggerito da parte dei compiti difensivi può dedicarsi a scorribande e ricami, come quello per il gol di McKennie.
ARTHUR 7. Ill cavaliere oscuro della Signora: tampona e rilancia senza sosta, togliendo il fiato a tutti i dirimpettai.
MCKENNIE 7,5. La paura, questa sconosciuta. Svaria ovunque senza svarioni e s’inventa un raddoppio da acrobata. Confonde anche Lenglet per il rigore dello 0-3.
RAMSEY 7. Elemento centrale del fraseggio bianconero, tutor perfetto dei big bianconeri per le giocate che annebbiano il Barcellona.
MORATA 7,5. Pur senza segnare, crea sconquassi di continuo con i suoi strappi.
RONALDO 8. Subito fiammante nello scatto per procurarsi il rigore quanto freddo dagli 11 metri. Apre la strada a McKennie per lo 0-2 e non tradisce sul secondo rigore.
Bentancur 6. La grinta che serviva.
Rabiot 6. Il solito vigore.
Bernardeschi sv.
Dybala sv.
Chiesa sv.
All.PIRLO 8. Forse pochi credevano a un’impresa del genere: lui era tra questi. Azzecca tutto, e ora può permettersi di sognare e inseguire ogni risultato.
Voto squadra 8.
Barcellona: Ter Stegen 6, Dest 5,5, Lenglet 4 (st 10’ Umtiti 5), Araujo 5 (st 38’ Mingueza sv), Jordi Alba 6 (st 10’ Firpo 5,5), De Jong 6, Pjanic 5, Messi 5,5, Griezmann 5, Pedri 5,5 (st 21’ Puig 5,5), Trincao 5 (st 1’ Braithwaite 6). All. Koeman 4,5. Voto squadra 5.
Paolo Grilli