Mercoledì 24 Aprile 2024

CR7, altro schiaffo: la Fifa premia Lewandowski

Andrea Pirlo sfoglia il dossier dei rimpianti dopo il pari con l’Atalanta e ci ritrova come protagonisti in negativo i due più inaspettati della sua Juve, Ronaldo e Morata. I loro errori tra area e dischetto sono un motivo in più per rammaricarsi – finora il rendimento combinato del duo era stato impeccabile, anzi eccellente – ma anche per ritenere che la coppia d’attacco abbia conosciuto solo una serata no e possa tornare alle abituali prodezze.

Per Ronaldo, in testa alla graduatoria dei cannonieri di A con Lukaku e Ibrahimovic, ieri è giunta la beffa dopo il danno in classifica per i bianconeri: il premio Best Fifa Men’s Player è andato a Robert Lewandowski, bomber implacabile del Bayern campione d’Europa e di Germania. Un riconoscimento che è parso scontato quello per il polacco, soprattutto dopo il trionfo in Champions. E che in parte lo ‘risarcisce’ dopo la mancata assegnazione, in questo funesto 2020, del Pallone d’Oro.

Ma a Cristiano, che aveva snobbato lo scorso anno la premiazione a Zurigo – venne allora eletto il rivale di sempre Messi – certo non piacerà essere rimasto per il terzo anno di fila all’asciutto, per di più con la beffa di aver preceduto stavolta la ‘Pulce’ argentina.

Chissà che anche questo smacco non costituisca il propellente per l’ennesima reazione sul campo di CR7, con la Juve che in Europa vola ma che tra i nostri confini non decolla affatto. Sul campo, al netto della vittoria a tavolino sul Napoli, Pirlo ha collezionato più pareggi che vittorie.

Per Pirlo c’è anche lo stop di Arthur ad alimentare le inquietudini da alta classifica, col brasiliano che difficilmente potrà recuperare dalla contusione alla coscia domani sera a Parma.

Se la serata (virtuale) di Zurigo è stata amara per Ronaldo, l’Italia può inorgoglirsi col Premio Fair Play della Fifa assegnato a Mattia Agnese, ragazzo ligure di 17 anni che lo scorso 25 gennaio, durante la partita fra Cairese e Ospedaletti, squadra della provincia di Imperia, salvò la vita a un avversario, assistendolo fino all’arrivo dei soccorsi. Un riconoscimento straordinario per un ragazzo "normale", come egli stesso si è definito quando Ruud Gullit, uno dei cerimonieri del premio Fifa, lo ha interpellato.

Paolo Grilli