Venerdì 26 Aprile 2024

"Con due colpi il Milan corre per lo scudetto"

Collovati: "Dopo il lockdown è stato una macchina da guerra. Pirlo non faccia l’aziendalista se vuol vincere, l’Inter ora è vicinissima"

Migration

Enrico

Salvadori

Grande livellamento in alto con la Juventus che non è più la grande favorita. E occhio al Milan che se centra gli ultimi due rinforzi di mercato può lottare per lo scudetto. Fulvio Collovati, campione del mondo 1982 e apprezzato commentatore Tv, vede una serie A avvincente ed equilibrata e fa un auspicio per il nuovo campionato. "Sono d’accordo con Paolo Casarin, che è stato un grande arbitro, il quale si augura che scempi sui rigori facili come abbiamo visto nel dopo lockdown non si ripetano più. Non era una cosa seria: che ci sia più spazio all’involontarietà e siano meno penalizzati i difensori".

Collovati, veniamo alle squadre. Dopo tante stagioni ora tutte più vicine nei pieni alti...

"Decisamente sì ed è un bene per lo spettacolo e per l’interesse. Un livellamento dettato anche da quanto successo da marzo in avanti: il Covid, la crisi globale, il mercato difficile perché mancano i soldi stanno condizionando tutto. In più ci metto anche il tempo di preparazione che è notevolmente accorciato".

Sarà quindi un campionato anomalo?

"Le distanze tra le squadre si sono accorciate, la Juve a luglio ha vinto ma con il fiatone. Le altre le sono addosso, eppoi fino a dicembre probabilmente non ci sarà il pubblico e abbiamo visto che anche questo incide".

Nell’analizzare le possibilità della Juventus alla ricerca del suo decimo titolo consecutivo tutti parlano di scommessa Pirlo. E’ d’accordo?

"A me viene da ridere anche perché penso ad altre casi analoghi come quello di Mancini e dello stesso Pippo Inzaghi. In troppi valutano un tecnico in base al fatto che abbia avuto o meno l’inprimatur di una certificazione a Coverciano o se ha maturato esperienze formative precedenti. Io dico che per un allenatore conta il rapporto con i giocatori, la bravura nella loro gestione, le conoscenze tecniche, un lavoro ideale nella quotidianità dello spogliatoio. Mi paiono caratteristiche che Andrea Pirlo sicuramente ha. Vi ricordate Trapattoni? Arrivò alla Juve dopo poche esperienze ed è diventato una leggenda. Piuttosto Pirlo deve essere chiaro con la società su una cosa".

Si spieghi meglio...

"Va bene essere aziendalisti ma la Juve deve essere completata soprattutto con uno-due attaccanti e un centravanti di peso. Quindi è giusto che Pirlo si faccia dare quello che manca".

Come ha fatto Antonio Conte con l’Inter...

"Esattamente. In quel faccia a faccia con la società dove il suo destino pareva segnato in realtà ha vinto lui e lo stanno accontentando. Alla Juventus deve arrivare uno tra Suarez e Dzeko altrimenti sono rinforzi di secondo piano. Devo dire che l’Inter che sta prendendo forma mi piace".

Ma il Milan lo convince ancora di più...

"E’ evidente che il Milan post lockdown è stata una macchina da guerra, condizionata in positivo da Ibra che sarà ancora l’ago della bilancia. Se lui si conferma a quei livelli i rossoneri sono da primi tre posti. Se poi arrivano Federico Chiesa dalla Fiorentina e un centrale difensivo di qualità, la squadra di Stefano Pioli può puntare, perché no, anche allo scudetto".

Ma quali saranno per Collovati i colpi di mercato nella fase finale delle trattative?

"La Juve come detto uno o due attaccanti li prende, mi auguro per l’Inter che arrivi Kantè e che non venga sacrificato Lautaro che piace al Real. E a proposito di questo tema voglio sperare che la Juventus non ceda Dybala, lusingata da una super offerta economica. Di soldi ce ne sono pochi in giro e non credo venga sconfessata l’opera di ringiovanimento e rafforzamento che ha portato in bianconero Kulusevski".

Finale per la Nazionale di Roberto Mancini

"Quello di Zaniolo è stato un brutto colpo, dettato da casualità e sfortuna, e spero che il ragazzo si riprenda presto. Il lavoro di Mancini mi piace, l’Italia è giovane, gioca bene ed è temuta da tutti. L’unico neo è che davanti ci sono poche alternative. Ai miei tempi stavano a casa Pruzzo e Giordano, ora dobbiamo ripescare Kean".