Roma, 16 settembre 2014 - Due giorni decisivi per sapere se l'Italia ospiterà due dei più importanti eventi sportivi del prossimo futuro: la finale della Champions League 2016 e la fase finale di Euro2020, che vede Roma tra le città che aspirano a ospitare l'Europeo di calcio itinerante. Giovedì a Nyon, in occasione della riunione del Comitato Esecutivo Uefa, verranno annunciate le sedi delle finali delle competizioni europee per club del 2016, mentre a Ginevra sarà il giorno dell'annuncio delle 13 città che ospiteranno la fase finale di Euro2020.
Oltre a Roma sono candidate altre 18 città: Baku (Azerbaijan), Minsk (Bielorussia), Bruxelles (Belgio), Sofia (Bulgaria), Copenaghen (Danimarca), Skopje (Macedonia), Monaco di Baviera (Germania), Londra (Inghilterra), Budapest (Ungheria), Gerusalemme (Israele), Amsterdam (Olanda), Dublino (Repubblica d'Irlanda), Bucarest (Romania), S. Pietroburgo (Russia), Glasgow (Scozia), Bilbao (Spagna), Stoccolma (Svezia) e Cardiff (Galles). Londra e Monaco di Baviera sono inoltre candidate per le semifinali e la finale. A Ginevra, dove in veste di vicepresidente Uefa sarà presente l'ex numero uno della Figc Giancarlo Abete, la Federcalcio sarà rappresentata da una delegazione guidata dal presidente Carlo Tavecchio e dal direttore generale Michele Uva.
C'è grande fiducia anche per l'assegnazione a Milano della finalissima di Champions: il Meazza potrebbe tornare ad ospitare l'ultimo atto della Champions League a quindici anni di distanza dalla finale tra Bayern Monaco e Valencia, una sfida vinta dai tedeschi ai calci di rigore.