Mercoledì 24 Aprile 2024

C’è un’altra Italia che vince in acqua Un paese di artisti anche in piscina

Secondo oro per Minisini e Ruggiero, argento per Galli e compagne negli highlight dietro le ’sorelle’ ucraine

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di Gianmario Bonzi

Per capire la portata dell’impresa basta dare un’occhiata al medagliere dell’Italia nella specialità ai Mondiali: fino a venerdì scorso (9 giorni fa) l’elenco recitava 8 medaglie, con 1 oro. Da ieri sera, 13 podi, con tre titoli. All’incirca all’ora del caffè, nella Szechy pool sull’Isola Margherita di Budapest, teatro della 19ª edizione dei Mondiali degli sport acquatici, i romani Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, la nuova coppia del mix azzurro, fanno Bingo!

Due medaglie d’oro nella stessa edizione della rassegna iridata è impresa per pochi. Vero, il nuoto artistico italiano in questi ultimi anni ci aveva abituato a grandi risultati, ma questo li supera tutti, anche in contumacia dei russi, sia chiaro. Lunedì scorso campioni del mondo nel tecnico riportando il titolo in Italia quasi cinque anni dopo il primo successo dello stesso Minisini e Manila Flamini nell’edizione di Budapest 2017 (allora battendo sì i russi, Kalancha e Maltsev), ora medaglia d’oro nel libero mai conquistato prima con 90.9667 punti (27.2 per l’esecuzione, 36.6667 d’impressione artistica, 27.1 per la difficoltà).

Minisini-Ruggiero si sono esibiti su un brano dei Maneskin che ha riproposto ’Beggin’, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano ha dato una veste nuova. La coreografia dell’esercizio porta la firma di Anastasia Ermakova, moscovita, quattro volte campionessa olimpica e da undici anni inserita nello staff azzurro. Argento ai fratelli giapponesi Tomoka e Yotaro Sato (89.7333) e bronzo ai cinesi Shi Haoyu e Zhang Yijao (88.4000). In questo caso, buon per gli azzurri che erano i netti favoriti della vigilia. "Terminare il primo mondiale con due medaglie al collo va oltre il sogno, sono contenta e adesso ci aspetta il campionato europeo in casa (a Roma, ndr)", le parole di Lucrezia. Parla di tabù scardinato il partner Giorgio: "Abbiamo deciso di rivoluzionare gli esercizi per esaltare i nostri punti di forza e correggere quelli deboli su cui abbiamo lavorato tanto".

L’Italia chiude il programma di nuoto sincronizzato di nuovo sul podio. Le dieci ragazze del Dragone sono argento nella finale degli "highlight", dietro le ucraine. Per Gemma Galli e compagne di squadra arrivano 92.2667 punti, mentre Marta Fiedina e & Co, fuggite dalla guerra, accolte in Italia dalla FIN che le ha ospitate prima al centro federale di Ostia e successivamente a Savona, vincono e piangono con 95.0333. Lacrime di gioia; Italia e Ucraina in un abbraccio di sport, d’amore e solidarietà.