Venerdì 26 Aprile 2024

Tonali suona la carica: "Ho voluto fortemente il Milan. Sempre grato a Cellino"

Il centrocampista classe 2000 è stato presentato oggi dal club rossonero

A sinistra Tonali contrastato da Lazzari della Lazio (Ansa)

A sinistra Tonali contrastato da Lazzari della Lazio (Ansa)

Milano, 14 settembre 2020 – Lo scampolo di amichevole giocato sabato contro il Brescia è stato il primo assaggio rossonero di Sandro Tonali che oggi è stato ufficialmente presentato dal Milan e ha subito ribadito che la sua passione milanista affonda radici lontane: “Il mio essere milanista nasce dai colori della mia prima società, dalla passione di mio papà e dal fatto che a Sant’Angelo ci siano molti tifosi rossoneri”. I primi ricordi a San Siro risalgono invece ad un Milan-Chievo deciso da una prodezza di Clarence Seedorf: “Ricordo le finali di Champions vinte a Manchester e Atene ma anche un Milan-Chievo deciso da un gol di Seedorf allo scadere. Ci fu un boato pazzesco. Non fu una bella partita ma mi regalò grandi emozioni”. Quando è arrivata la chiamata del Milan, di conseguenza, è stato impossibile resistere al richiamo rossonero: “Ero a casa. Subito ho cercato di stare tranquillo e isolarmi, poi ho chiamato il mio procurato. Volevo fortemente il Milan e quando si è presentata questa opportunità ho chiuso tutte le altre porte. Con Cellino ho sempre avuto un rapporto chiaro e corretto e a quel punto gli ho chiesto di fare uno sforzo per farmi venire qui. Lui è stato di parola e per questo gli sarò sempre grato. Quando mi ha salutato mi ha detto di restare umile e giocare come so fare. Seguirò sicuramente questo consiglio”. Il feeling con Stefano Pioli e i nuovi compagni sembra essere sbocciato subito: “Il mister mi ha subito dato una grande carica che mi ha spinto ulteriormente a venire al Milan e poi mi ha spiegato cosa si aspetta da me. Mi farò trovare pronto. Tutti i miei compagni trasmettono una grande voglia di vincere e di non mollare mia per dare sempre il massimo. Tra quelli che mi hanno colpito di più c’è senza dubbio Ibrahimovic. Per me è un idolo, un esempio e un leader straordinario, perché sa trascinare la squadra. Sarà davvero bello giocare con lui. Anche i più giovani hanno molta qualità e grande spirito comunque”. In chiusura il centrocampista classe 2000 ha poi parlato di obiettivi stagionali: “Le vittorie sono le giuste chiavi per iniziare un grande cammino. Dobbiamo ragionare partita dopo partita cercando di costruire il nostro fortino e la nostra identità. Non dobbiamo parlare di Champions adesso ma solo della prossima partita di Europa League”.