Antonio Conte
Madrid, 21 ottobre 2018 - La situazione in casa Real Madrid sta lentamente naufragando, come se i Blancos abbiano cominciato a risentire a scoppio ritardo della partenza di Cristiano Ronaldo. Eppure qualche scricchiolio si era avvertito anche a metà agosto, con le Merengues messe k.o. dai cugini dell'Atletico nella Superocoppa Europea. Dopo quella sconfitta però sembrava che le cose fossero tornate alla normalità, con cinque vittorie nelle prime sei uscite fra campionato e Champions League. Una mera illusione però, perché da Siviglia è iniziata una caduta verticale, culminata con il passo falso - il terzo di fila - con il Levante al Santiago Bernabeu.
Un Santiago Bernabeu che non ha preso affatto bene il 2 a 1 incassato per mano dei valenciani, con il pubblico che ha inscenato la panolada, sventolando i fazzoletti bianchi in segno di contestazione contro la squadra, sempre più deficitaria dal punto di vista realizzativo e della personalità (c'entrerà qualcosa l'addio di CR7?), e soprattutto contro Julen Lopetegui. "Dimissioni? È l’ultima cosa a cui penso. I giocatori non meritano questa situazione e il mio unico pensiero è quello di ridare fiducia al gruppo dopo le cocenti delusioni di questo primo scorcio di campionato", ha raccontato a fine gara il tecnico dei Blancos, evidentemente in difficoltà in questo momento.
Anche perché le voci su un suo esonero si fanno sempre più incalzanti e, secondo quanto trapela dalla Spagna, il candidato più forte per prendere il suo posto sarebbe Antonio Conte. L'ex ct della Nazionale è pronto per tornare in sella di una delle panchine più importanti e al tempo stesso scottanti del Mondo. Ma questo non spaventa il tecnico leccese. A Lopetegui la sconfitta con il Levante potrebbe risultare fatale: un eventuale riscatto con il Viktoria Plzen in Champions non basterebbe infatti a cambiare un destino che pare già scritto. E intanto il Clasico in casa del Barcellona si avvicina.