Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, De Laurentiis: "Con il fatturato della Juve avrei vinto anch'io"

Non solo l'ennesima stoccata ai rivali di sempre. Il patron partenopeo punge anche l'amministrazione comunale: "Non fanno nulla per il San Paolo, ma per ora non penso a uno stadio nuovo"

Aurelio De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis

Napoli, 19 novembre 2018 - Era da un po' che la sua voce mancava e oggi, in occasione dell'Andro Day presso l'Unione Industriali Napoli, l'uragano Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare a 360 gradi della sua squadra, con tanto di apertura a scenari futuri piuttosto inaspettati. SPUNTA IL CLUB INGLESE - Non solo il Bari: il patron partenopeo ha intenzione di non fermarsi e di spalancare i suoi orizzonti verso nuovi lidi. ''Ultimamente sto entrando in nuovi progetti e tra essi c'è la probabile acquisizione di un club inglese. Il nostro brand è in crescita e gode di un'ottima fama in giro per il mondo: ho una società senza debiti che compete da anni con la Juventus che, con il suo fatturato, è chiaramente sempre la super favorita''. Se le finanze del Napoli sono sane, non si può dire lo stesso dell'annosa questione stadio, affrontata senza mezzi termini da De Laurentiis. ''Il San Paolo ha un grosso problema così come la città: non si va oltre il galleggiamento e così facendo si perdono tante occasioni. Basti pensare che il Paris Saint-Germain fattura 100 milioni con il suo impianto mentre noi solo 17/18 perché è una struttura in cattive condizioni che richiederebbe interventi molto più capillari: penso ai sediolini, che non voglio sostituire ora con il campionato in corso, o alla pista d'atletica, ma per fare ciò c'è bisogno di un'unità di intenti che non c'è''. MISTER X DI GENNAIO - A tal riguardo le parole di De Laurentiis, manco a dirlo, si fiondano contro il Comune di Napoli. ''L'amministrazione non fa nulla per il San Paolo dal '90, anno nel quale l'impianto è stato ritoccato in maniera negativa con i problemi che sono sotto gli occhi di tutti e che purtroppo sono emersi anche quando sono arrivate a Fuorigrotta le nostre avversarie di Champions. La diatriba in corso con il Comune è diventata urticante - ammette il patron - e non riguarda solo i soldi che mi devono e che mi hanno portato a non firmare la convenzione: l'unica soluzione sarebbe fare lo stadio altrove''. Già, ma a che costo soprattutto morale per una piazza passionale come quella napoletana? ''Ci metterei due secondi a comprare un nuovo terreno e circa 18 mesi per costruire un altro impianto, ma al San Paolo ha giocato Maradona, c'è una storia dietro che va rispettata e che richiede delle riflessioni''. Non solo le vicende politiche del campo: a Fuorigrotta è di scena una squadra che a breve potrebbe essere rinforzata. ''A gennaio prenderemo qualcuno, ma non ho intenzione di dire chi''.