Venerdì 26 Aprile 2024

Milan, Li non rimborsa Elliott. Il fondo pronto ad intervenire

Il patron rossonero non ha versato i 32 milioni dell'aumento di capitale al fondo americano che ora potrebbe impossessarsi delle quote del club

Milan, il presidente Li Yonghong (Ansa)

Milan, il presidente Li Yonghong (Ansa)

Milano, 6 luglio 2018 - Tempo scaduto. Salvo clamorosi colpi di scena, infatti, i 32 milioni che il patron del Milan Yonghong Li avrebbe dovuto restituire ad Elliott - che alcuni giorni fa aveva provveduto a versare la seconda rata dell’aumento di capitale del club di via Aldo Rossi - non arriveranno sui conti del fondo che fa capo a Paul Singer entro la mezzanotte. Sono andati quindi a vuoto gli ultimi tentativi di Mr. Li che, dopo aver interrotto le trattative con il magnate italo-americano Rocco Commisso, aveva prima provato a reperire in tempo i 32 milioni e poi a vendere in extremis il club ad una misteriosa cordata asiatica con cui ci sarebbero stati, grazie alla mediazione del potente agente Jorge Mendes, dei contatti a Londra nelle ultime ore. A questo punto il fondo Elliott potrebbe già da lunedì far partire la procedura per prendere possesso della maggioranza delle quote del Milan che potrebbero però essere ben presto rivendute visto che i potenziali compratori di certo non mancano: in corsa potrebbero quindi rientrare sia Rocco Commisso sia la famiglia Ricketts (detiene la proprietà della squadra di baseball dei Chicago Cubs) che avrebbe un rapporto consolidato con Singer. Nel frattempo però nelle stanze dei bottoni di via Aldo Rossi si prova anche a pensare al mercato anche se il club avrà le mani un po’ legate per non sforare ulteriormente i paletti del Fair Play Finanziario. Su questo tema decisamente caro ai tifosi oggi è intervenuto il direttore sportivo milanista, Massimiliano Mirabelli, che ai microfoni di Sky Sport ha fatto un punto della situazione ribadendo che il saldo tra entrate e uscite dovrà sostanzialmente essere pari: “Al momento non possiamo fare grandi cose perché non sappiamo quelle che saranno le reali disponibilità per intervenire. Quando avremo ceduto alcune pedine potremo incominciare a pensare alle entrate. Ogni movimento sarà comunque concordato con Gattuso che deciderà di chi potremo o non potremo privarci”.