Giovedì 25 Aprile 2024

Calciomercato Lazio, pronto l'affondo per Casale

Il club biancoceleste, per accontentare Sarri, è disposto a offrire 9 milioni al Verona: prima però c'è da sbloccare l'indice di liquidità

Nicolò Casale (Ansa)

Nicolò Casale (Ansa)

Roma, 13 gennaio 2022 - Rinforzare la difesa e, allo stesso tempo, cominciare a costruire una Lazio sempre più a misura di Maurizio Sarri: Nicolò Casale andrebbe in un colpo solo a risolvere ben due problemi.

I buoni rapporti Lotito-Setti

Il primo, il più urgente, è innanzitutto dare linfa nuova a un reparto, quello arretrato, alle prese con difficoltà tecniche e numeriche ben fotografate rispettivamente dalle 39 reti subite in campionato e dai tanti guai fisici che stanno perseguitando Francesco Acerbi. Poi c'è il discorso allenatore, valido per il presente ma soprattutto per il futuro a lungo termine: cominciare fin da ora a plasmare la squadra seguendo le indicazioni di Sarri potrebbe aiutare a dare finalmente slancio a un progetto che finora, per espresse dichiarazioni del diretto interessato, fatica a decollare proprio per l'incompatibilità di molti giocatori con i piani tattici. Nell'immaginario collettivo la rivoluzione in casa Lazio, complice il guaio dell'indice di liquidità, dovrebbe avvenuta la prossima estate, forse con un anno di colpevole ritardo: in realtà Igli Tare sta cominciando già a lavorare per accontentare (finalmente) Sarri e il primo nome sul taccuino è proprio quello di Casale. L'obiettivo è anticipare la concorrenza e convincere il Verona, inizialmente poco propenso, a cedere fin dalla sessione invernale il classe '98, sicuramente tra le più importanti rivelazioni del campionato. L'arma principale di Claudio Lotito potrebbe essere l'amicizia con Maurizio Setti, presidente dell'Hellas, ben testimoniata dal trasferimento a Roma di Mattia Zaccagni a un soffio dal gong della fine del mercato estivo.

L'offerta biancoceleste

Storia di mesi fa, quando appunto la campagna trasferimenti della Lazio era libera e senza i preoccupanti vincoli odierni. Vincoli che però apparentemente non fermano il lavoro del duo Lotito-Tare, pronto a mettere sul piatto 9 milioni: un'offerta di poco superiore a quelle proposte da Milan e Napoli, ancora più distanti dai 12 milioni richiesti da Setti per lasciar partire subito un difensore finalmente sbocciato dopo una lunga gavetta. D'altro canto al diretto interessato, proprio alla luce di una carriera fatta finora più di sacrifici in giro per l'Italia che di soddisfazioni, trasferirsi già a gennaio a Roma non dispiacerebbe e si sa quanto in questi casi la volontà dei giocatori possa finire con l'influenzare intere trattative. Intanto però per la Lazio c'è da risolvere la grana principale: sbloccare l'indice di liquidità per cominciare ad accontentare Sarri.

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