Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, Acerbi e Inzaghi: "La nostra Europa League era già finita"

La sconfitta col Rennes ha certificato l'eliminazione dalla competizione europea. Si analizzano gli errori: "Pagati a caro prezzo degli episodi. Quest'anno abbiamo fatto altre scelte"

Acerbi e Simone Inzaghi

Acerbi e Simone Inzaghi

ROMA, 13 dicembre 2019 – Un all in sulla Champions League. La Lazio ha un solo obiettivo in testa e l’uscita dall’Europa League è un chiaro segnale. Quattro sconfitte e due sole vittorie nel girone hanno condannato i biancocelesti a salutare la competizione europea con largo anticipo rispetto alle previsioni. Ieri contro il Rennes il verdetto finale: “Abbiamo sbagliato l’approccio. Loro volevano la vittoria e hanno meritato di vincere. Le cose non ci riuscivano, è mancata cattiveria per continuare a vincere. Dev’essere un segnale, dobbiamo farci un esame di coscienza”, le parole di Francesco Acerbi nel post gara. “Ogni partita va affrontata al massimo per vincerla, questa dev’essere la mentalità. Il risultato dell’altra partita non deve essere una scusa. Dobbiamo crescere ulteriormente, l’approccio è stato completamente sbagliato. Questa Europa League l’abbiamo persa prima, siamo stati altalenanti. Siamo fuori meritatamente, si è visto anche oggi”, ha poi proseguito. Ora però è tempo di guardare avanti. La Lazio affronterà la rivelazione Cagliari in Sardegna, poi sarà il momento di volare a Riad, in Arabia Saudita, per la Supercoppa Italiana: “Siamo a un terzo della stagione, bisogna continuare così. Abbiamo avuto due facce, stasera eravamo veramente giù di tono. Ora c’è Cagliari, poi la Supercoppa. Bisognerà preparare la prossima sfida non come oggi”. INZAGHI – A conferma di questo anche le parole di Simone Inzaghi, che spiega così la disfatta dei suoi: "Sapevamo che il nostro percorso in Europa era terminato. C’era qualche speranza, potevamo avere un approccio migliore. Il secondo tempo sembrava essere diverso, dopo cinque minuti è arrivato il gol del Cluj, e poi abbiamo pensato a non farci male. Non usciamo per la partita qui a Rennes”. Poi conclude: “Scelte? Quest'anno abbiamo alternato un po’ di più, abbiamo salvaguardato qualche giocatore importante. So che non possono giocare tre partite a settimana per tre mesi. Quest'anno abbiamo fatto altre scelte, pensavamo di poter andare avanti senza problemi. In determinati casi abbiamo pagato a caro prezzo degli episodi".