Juve, Emre Can: "Nazionale? No comment. Su Ronaldo..."

Nonostante l'ottimo momento di forma attraversato, il centrocampista bianconero non è stato chiamato dal ct Low. E l'ex Liverpool non sembra averla presa benissimo

Emre Can

Emre Can

Torino, 20 marzo 2019 - Contro l'Atletico Madrid è stato uno dei migliori in campo. Schierato nei tre di difesa, Emre Can ha rappresentato una diga insuperabile in fase difensiva e un punto di riferimento in più quando c'era da costruire l'azione. La prova in Champions League ha seguito le due reti consecutive in campionato, a dimostrazione dell'ottimo momento di forma attraversato dall'ex Liverpool, che tuttavia non gli è bastato per guadagnarsi la chiamata in Nazionale. E il centrocampista della Juventus non pare averla preso benissimo.

"Preferisco non commentare la mancata convocazione. Dico, però, una cosa: le mie prestazioni qua all'estero sono giudicate diversamente rispetto alla Germania - sottolinea Emre Can in un'intervista alla Bild - L'assenza al Mondiale? Ci ho sperato, avendo giocato una finale di Champions League. In precedenza, però, ho saltato due mesi per infortunio, quindi ho accettato la decisione. Tuttavia ero già deluso dal fatto che nessuno dello staff medico mi avesse chiamato per chiedermi come stessi. Il mio obiettivo, comunque, è essere convocato stabilmente nella Germania".

Per riuscirci, il tedesco di origini turche è chiamato a replicare prestazioni come quella con l'Atletico. "Tatticamente non avevo mai giocato così. Passavamo in continuazione dalla difesa a tre alla difesa a quattro. È stata una mossa geniale di Allegri, da giocatore di scacchi - si complimenta Emre Can - Il suo piano è riuscito perfettament. Per la prima volta nella storia del club abbiamo ribaltato una sconfitta per 2-0 in Champions. Al termine della gara, nello spogliatoio si respirava tanta emozione, come raramente l’avevo provata. Da fuori è difficile capire quanta pressione avessimo dopo la gara d’andata. Non in molti credevano in noi. Volevamo mandare un segnale al mondo, volevamo far sapere a tutti che ci siamo ancora e che puntiamo a vincere la Champions”.

E se dalla tua parte puoi contare su Cristiano Ronaldo, allora niente è impossibile. "Mi trovo benissimo con lui, sono stato contentissimo per la sua tripletta perché al Wanda Metropolitano non è stato facile per lui. Ha dovuto ingoiare diversi bocconi amari, voleva rispondere. Il modo in cui lo ha fatto, con quella tripletta, è però incredibile. Di Ronaldo posso dire che è un tipo tranquillissimo, con i piedi per terra. Non ostenta aloni da star, mi impressiona molto. È il primo a salutare, ringrazia per qualsiasi cosa. Non si comporta così solo con noi compagni, ma anche con tutti massaggiatori, allenatori etc. La gente sarebbe sorpresa di vedere quanto è normale. Il gesto contro l'Atletico? Non voglio valutarlo. Dopo quello di Simeone all’andata va detto però che uno come Ronaldo, vista la prestazione, è autorizzato a rispondere ed esultare come vuole. Tutti nello stadio sapevano a chi si rivolgesse".