Giovedì 25 Aprile 2024

Inter, Ausilio: "Offrimmo di più per Gabriel Jesus, ma lui…"

Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio racconta il retroscena della trattativa per Gabriel Jesus, una sliding doors che poi portò Gabigol a Milano

Inter, Piero Ausilio (foto Lapresse)

Inter, Piero Ausilio (foto Lapresse)

Milano, 16 gennaio 2019 – Un rimpianto, un sogno sfumato, una sliding doors calcistica. Lo ha raccontato Piero Ausilio in una intervista a Sky Sport: i nerazzurri sono stati vicinissimi a Gabriel Jesus, offrendo anche di più rispetto al City, ma la volontà del calciatore fece la differenza…Non solo, Ausilio aveva pensato di andarsene dopo il passaggio di proprietà a Suning.

CONVINTO DA GUARDIOLA – Piero Ausilio ripercorre le tappe dell’estate 2016, l’Inter segue Gabriel Jesus e offre al Palmeiras una cifra maggiore rispetto al City, purtroppo il giocatore ha preso una decisione diversa: “Lo abbiamo trattato per oltre un mese – ha affermato Ausilio – La nostra offerta e superiore a quella del Manchester City e il Palmeiras preferiva cederlo a noi, ma il ragazzo ci ha fatto sapere che avrebbe preferito giocare per Guardiola”. Fine dei giochi, fine dei sogni: l’Inter ci ha provato e fatto tutto il possibile.

PENSAI ALL’ADDIO – Ma c’è stato anche un momento in cui Ausilio ha pensato di lasciare, nei giorni del cambio di proprietà verso Suning il dirigente meditava di l’addio dopo un estenuante lavoro fatto con il fair play finanziario: “In quella fase c’è stata la concreta possibilità di andare via – ha ammesso – Ero stanco, c’era il peso degli anni passati a inseguire i problemi finanziari e non tanto a lavorare sul lato tecnico. Le energie erano venute meno”. Proprio su questo tema, i nerazzurri furono di fatto obbligati a privarsi di Mateo Kovacic per ragioni di bilancio: “Lo abbiamo sacrificato per motivi economici perché la nostra situazione allora era obiettivamente difficile. Penso però sia stato venduto bene, incassammo poco meno di 40 milioni con alcuni bonus che vennero incassati successivamente visto che il Real vinse tutto”. Ma ora è tempo di rilancio, e nel giro di due anni l’Inter può tornare a vincere: “Siamo in grande crescita e la proprietà è ambiziosa, vuole vincere senza accontentarsi. In due anni saremo competitivi per farlo e vedremo se ci riusciremo”. E chissà che, a fronte di un nuovo Gabriel Jesus, stavolta le cose non possano andare diversamente. L'Inter di due anni fa era profondamente diversa da questa.