Cesare Prandelli e Sanabria (LaPresse)
Genova, 22 aprile 2019 - Sembrava tutto apparecchiato per il ritorno di Davide Ballardini e invece il Genoa continuerà con Cesare Prandelli. Tante ore di riflessione per il presidente Preziosi che alla fine ha scelto la via della continuità. Già troppi i cambi in panchina quest'anno: via Ballardini per Juric, via Juric per Prandelli e la forte tentazione di ridare il via a questo giro. Decisiva in tal senso la sconfitta con il Torino, il KO interno successivo al Derby che ha complicato notevolmente le vicende di classifica di un Genoa che torna a spaventarsi di una retrocessione in Serie B.
Posizione non salda quella dell'allenatore di Orzinuovi che però, almeno per un altro turno, si è guadagnato la fiducia del proprio presidente. Il campionato volge al termine, la situazione è delicata e non c'è la possibilità economica di pagare un quarto allenatore e per questo non è possibile inventare soluzioni nuove. Meglio non stravolgere gli equilibri per portare a casa un risultato ampiamente raggiungibile: Il Genoa ha 5 punti di vantaggio sul terzultimo posto e altrettante giornate da disputare, il che significa che servono 10 punti per avere la certezza aritmetica di salvarsi.
Fondamentale sarà vincere lo scontro in casa della Spal e poi capitalizzare i turni contro Cagliari e Fiorentina che, attualmente a 40 punti, arriveranno alle ultime giornate senza grosse ambizioni di classifica. Presumibilmente basteranno queste vittorie, lasciando le sfide con Roma e Atalanta, entrambe in corsa Champions, per essere sicuri della salvezza, dato che difficilmente l'Empoli conquisterà tutti i 15 punti rimasti.
Impresa alla portata per un Prandelli che si trova all'angolo: ora è il omento della risposta, salvare il Genoa al più presto è la missione prioritaria di chi sa di aver ricevuto una seconda opportunità.