Venerdì 26 Aprile 2024

Roma, El Shaarawy: "Come una casa, ma non posso parlare di ritorno"

Il giocatore, ora in Cina, parla del suo passato in Italia tra Roma e Milan

El Shaarawy parla del suo passato tra Roma e Milan

El Shaarawy parla del suo passato tra Roma e Milan

Roma, 27 marzo 2020 - Stephan El Shaarawy parla dalla Cina, ormai non più il Paese più colpito dal Coronavirus. “La situazione qui sta migliorando ed è una vittoria importante per tutto il paese. C’è stato un forte senso di responsabilità generale, c’è stata serietà collaborazione e rispetto di tutti. E’ un grande insegnamento e un messaggio di speranza per tutto il mondo” ha esordito a Sky per raccontare lo status attuale.

Poi però spazio ai ricordi, alle esperienze con Roma e Milan. "A Roma ho lasciato tantissimo, ho costruito un percorso calcistico e molto di più. Mi sono sentito a casa, come una famiglia. Non fatemi domande di questo tipo”. Mentre in rossonero ricorda con consapevolezza il suo addio: “Ero arrivato in un momento della mia carriera in cui avevo bisogno di cambiare. Sono milanista nel cuore, tutti lo sanno. Il Milan rimane la mia squadra, ma ci sono state delle circostanze per cui era giusto andare via. Rimane la squadra che ho sempre tifato sin da bambino”.

E tra i ricordi non può mancare un punto sugli allenatori che El Shaarawy ha avuto in Italia. “La cosa più importante è stato il modo in cui mi hanno gestito, fisicamente e mentalmente. Allegri è stato impeccabile, anche se io ero ancora agli inizi. Mi ha saputo dosare il primo anno per poi darmi più fiducia nel secondo. Ha fatto la differenza. Stessa cosa per Spalletti e Di Francesco, mi hanno dato grande fiducia nei momenti giusti. E’ questa la cosa più importante, il rapporto che si crea e le conversazioni che si fanno. Questo ha fatto la differenza”.

Italia che potrebbe esserci anche nel suo futuro immediato. “Si vedrà in futuro. Adesso sono un giocatore dello Shanghai e penso solo a fare il bene della squadra. Non posso parlare adesso di mercato.A gennaio hanno iniziato a posticipare tutto, quindi non si sapeva fino a quando stare fermi. Non volevo e non potevo permettermi di star fermo così tanto, quando ancora l’Europeo era in bilico. In quel momento avevo chiesto al club di trovare una soluzione, anche perché il mio obbiettivo era l’Europeo. Non abbiamo trovato una soluzione ma quello che volevo era giocare. Stare fermo 3/4 mesi non è produttivo”.

E quindi chissà, al termine di questa pausa, se non ci sarà una nuova possibilità in Serie A per Stephan El Shaarawy, che tra ricordi e voglia, potrebbe fare il suo ritorno.