I tifosi della Roma stanno facendo segnare una serie incredibile di “tutto esaurito“

I tifosi della Roma stanno facendo segnare una serie incredibile di "tutto esaurito"

Roma, 7 marzo 2023 - Se non se lo spiega quel vecchio – per militanza – comandante di Walter Sabatini, sulla tolda del pallone da decenni, figuriamoci gli altri, noi compresi. Il visionario ex ds della Roma, non capisce come il club di Friedkin stia procedendo spedita verso il 26esimo sold out consecutivo nella partita di coppa di giovedì contro la Real Sociedad. Sì, avete letto bene: 26esimo. Dice il Walterone: "Non capisco come la Roma possa fare sold out, sono cose che dovrebbero accadere quando una squadra fa spettacolo, invece avvengono solo perché la gente si fida di Mourinho". Già, l’effetto Mou, alieno del pallone in grado di smuovere dal divano anche il più pigro dei tifosi. Però non è solo la Roma. Cioè, la Roma è da record in loop, ma dietro di lei i sold out si allargano a macchia d’olio. Anzi, di leopardo. A Milano, fronte Milan e anche Inter, il sold out è ormai in rima col Meazza, che sia il derby o il match nerazzurro con la Salernitana. L’Inter, per dirne una, di sold out ne ha piazzati cinque e rivaleggia punto a punto proprio con il Milan nelle speciali graduatorie degli spettatori stagionali: 72.162 di media per Inzaghi, appena 26 in più per Pioli: 72.188. Cioè in pratica il Meazza sempre pieno, o quasi. Altro stadio abbonato al sold out è l’Allianz di Torino, tana della Juve: l’ultima volta contro il Nantes in Coppa. E non si possono fare confronti con la stagione precedente che scontava ancora limitazioni e protocolli anti Covid, ma se un club arriva in media, a un passo dalla capacità consentita del suo stadio (75.923), così come capitato alle milanesi, ecco che tutto appare più chiaro. E, in ogni caso, la media spettatori pari a 29mila per l’intera serie A, è il miglior dato delle ultime stagioni, dunque comprendendo anche il calcio pre-Covid. E Napoli? Finiti in tempi in cui l’allora San Paolo, oggi Maradona, si riempiva solo quando arrivavano gli squadroni, adesso il sold out è tipo un rap di Snoop Dogg: ritmato e ripetuto. E la sconfitta con la Lazio non ha prodotto decremento: contro l’Eintracht e l’Atalanta sarà sold out ancora una volta. E i sold out si moltiplicato, dallo Spezia alla Salernitana. Perché? Forse perchè le persone hanno bisogno di credere in qualcosa, anche se il pallone non è più credibile come una volta. O forse perchè del pallone in tv se ne hanno le tasche piene. O, più semplicemente perché la voglia di aria aperta, dopo lockdown e la grande paura, è irrefrenabile. D’altra parte, anche i concerti delle star musicali vanno in sold out in pochi minuti nelle vendite on line, dai Coldplay al nostro Ultimo. E ne volete sapere un’altra? Ben 3 squadre italiane, in questa stagione, sono tra i primi 11 club con maggior media spettatori in Europa: Milan, Inter (5° e 6° posto), e Roma (11esima), stando ai dati di fine 2022. Nei nostri stadi, la percentuale di seggiolini pieni è pari al 72%, nonostante il nostro pallone non sia il più bello del mondo e gli stadi beh, lo sappiamo, tranne rari casi, sono al limite del medievale.

Calcio

Roma, 7 marzo 2023 -&nbsp;Se non se lo spiega quel vecchio – per militanza – comandante di Walter Sabatini, sulla tolda del pallone da decenni, figuriamoci gli altri, noi compresi. Il visionario ex ds della Roma, non capisce come il club di Friedkin stia procedendo spedita verso il 26esimo sold out consecutivo nella partita di coppa di giovedì contro la Real Sociedad. Sì, avete letto bene: 26esimo. Dice il Walterone: "Non capisco come la Roma possa fare sold out, sono cose che dovrebbero accadere quando una squadra fa spettacolo, invece avvengono solo perché la gente si fida di Mourinho". Già, l’effetto Mou, alieno del pallone in grado di smuovere dal divano anche il più pigro dei tifosi. 
Però non è solo la Roma. Cioè, la Roma è da record in loop, ma dietro di lei i sold out si allargano a macchia d’olio. Anzi, di leopardo. A Milano, fronte Milan e anche Inter, il sold out è ormai in rima col Meazza, che sia il derby o il match nerazzurro con la Salernitana. L’Inter, per dirne una, di sold out ne ha piazzati cinque e rivaleggia punto a punto proprio con il Milan nelle speciali graduatorie degli spettatori stagionali: 72.162 di media per Inzaghi, appena 26 in più per Pioli: 72.188. Cioè in pratica il Meazza sempre pieno, o quasi. Altro stadio abbonato al sold out è l’Allianz di Torino, tana della Juve: l’ultima volta contro il Nantes in Coppa. 
E non si possono fare confronti con la stagione precedente che scontava ancora limitazioni e protocolli anti Covid, ma se un club arriva in media, a un passo dalla capacità consentita del suo stadio (75.923), così come capitato alle milanesi, ecco che tutto appare più chiaro. E, in ogni caso, la media spettatori pari a 29mila per l’intera serie A, è il miglior dato delle ultime stagioni, dunque comprendendo anche il calcio pre-Covid. 
E Napoli? Finiti in tempi in cui l’allora San Paolo, oggi Maradona, si riempiva solo quando arrivavano gli squadroni, adesso il sold out è tipo un rap di Snoop Dogg: ritmato e ripetuto. E la sconfitta con la Lazio non ha prodotto decremento: contro l’Eintracht e l’Atalanta sarà sold out ancora una volta. E i sold out si moltiplicato, dallo Spezia alla Salernitana. 
Perché? Forse perchè le persone hanno bisogno di credere in qualcosa, anche se il pallone non è più credibile come una volta. O forse perchè del pallone in tv se ne hanno le tasche piene. O, più semplicemente perché la voglia di aria aperta, dopo lockdown e la grande paura, è irrefrenabile. D’altra parte, anche i concerti delle star musicali vanno in sold out in pochi minuti nelle vendite on line, dai Coldplay al nostro Ultimo. E ne volete sapere un’altra? Ben 3 squadre italiane, in questa stagione, sono tra i primi 11 club con maggior media spettatori in Europa: Milan, Inter (5° e 6° posto), e Roma (11esima), stando ai dati di fine 2022. Nei nostri stadi, la percentuale di seggiolini pieni è pari al 72%, nonostante il nostro pallone non sia il più bello del mondo e gli stadi beh, lo sappiamo, tranne rari casi, sono al limite del medievale.

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