Giovedì 25 Aprile 2024

Derby di Milano, Spalletti: "Il modo migliore per misurare quanto siamo malati dell'Inter"

Il tecnico nerazzurro è intervenuto alla vigilia della stracittadina: "Higuain o Icardi? Scelgo l'interista"

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

Milano, 20 ottobre 2018 - Milano è pronta a fermarsi per il derby della Madonnina, in programma domani sera. La stracittadina sarà il piatto forte di questa nona giornata di Serie A. Di fronte due squadre in crescita, specie l'Inter, reduce da sei vittorie consecutive fra campionato e Champions League. La sfida con il Milan può rappresentare uno snodo fondamentale per il resto della stagione, anche perché alle porte c'è pure la gara con il Barcellona. Lo sa bene Luciano Spalletti, protagonista della classica conferenza stampa di vigilia.

QUANTO VALE IL DERBY? - "Secondo me vale molto di più per quel che riesci a produrre nella testa dei calciatori, nell'entusiasmo dei tifosi. Questa settimana non abbiamo pensato né al Barcellona, né al campionato - sottolinea il tecnico nerazzurro - Abbiamo pensato al derby. Sapevamo che quest'anno sarebbe stato particolare, dove si andava a giocare tante competizioni. Adesso ne abbiamo davanti una importantissima, che è la competizione dei derby. Io abito in un bel posto a Milano, dove si assorbe tutta la sensazione degli interisti. La sintesi potrebbe essere che questa partita è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati dell'Inter".

A VISO APERTO - Ma con quale atteggiamento si affronta una partita tanto sentita? "Io non rinuncerò mai a chiedere grandi cose ai miei calciatori. Abbiamo un'etica, una professionalità nel lavorare che cancella qualsiasi timore. Quando sei nel tuo posto a lavorare e sei convinto di quel che fai e hai sentimento per il lavoro che fai non ci sono timori di nessun genere. Da nessuna parte - il pensiero di Spalletti - E poi noi vogliamo giocarlo a viso aperto questo derby perché ci saranno molti interisti a vederlo dentro lo stadio, c'è il quarto anello composto dai divani a casa con sopra i nostri tifosi a incitarci. E poi da quando sono qui ho capito che gli interisti probabilmente dimenticano la data del compleanno di marito e moglie, ma non dimenticano il risultato del derby - scherza l'ex Roma - Se si vuol far parte della storia dell'Inter e non solo starci dentro per la durata del contratto, passa da questa partita".

LA SFIDA FRA 9 - Infine, Spalletti fa un punto sulle condizioni della squadra, senza dribblare pure la domanda sul paragone fra Mauro Icardi e Gonzalo Higuain. "La sosta? Non temo nessun contraccolpo perché anche gli altri avevano diversi giocatori in Nazionale. Siamo tutti a disposizione, per cui io sono a posto. Icardi e Higuain? Sono due calciatori che ti fanno rimanere a bocca aperta per le giocate che fanno - chiosa l'allenatore di Certaldo - Uno ha probabilmente caratteristiche un po' diverse dall'altro, ma tutti e due sono fondamentali per lo sviluppo del gioco delle proprie squadre. Mi fanno sorridere quelli che dicono che Icardi non è molto tecnico. Andiamo a vedere il controllo di palla sul secondo gol contro la Spal e troviamogli anche il pelo per vedere se non c'è qualità. Dal punto di vista mia è facile scegliere, perché uno è interista e io scelgo l'interista".