Venerdì 19 Aprile 2024

Juventus-Napoli, De Laurentiis e il medico azzurro deferiti dalla Procura Federale

Il provvedimento, esteso anche al club per responsabilità diretta e oggettiva, si riferisce ai fatti del 6 gennaio e alla violazione della quarantena da parte di Zielinski, Rrahmani e Lobotka

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 31 marzo 2022 - Ci sono partite che valgono una stagione e altre che durano una stagione. E' il caso di quando si incrociano Napoli e Juventus, con polemiche varie prima, durante e dopo la sfida. A proposito del dopo, ad avvelenare la gara disputata il 6 gennaio è arrivato il deferimento da parte della Procura Federale di Aurelio De Laurentiis e Raffaele Canonico, medico sociale del club, per aver consentito a Piotr Zielinski, Amir Rrahmani e Stanislav Lobotka di prendere parte al match nonostante la quarantena imposta dall'ASL.

Il comunicato

"Il Procuratore Federale, all'esito dell'attività istruttoria espletata in sede disciplinare, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il responsabile sanitario del club Raffaele Canonico per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrahmani e Piotr Zielinski di partire da Napoli alla volta di Torino con l'aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del 'gruppo squadra' e di partecipare lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato Juventus-Napoli, nonostante i tre citati calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, come disposto dall'ASL Napoli 2-NORD". Non solo i singoli: il deferimento viene poi allargato a titolo di responsabilità diretta alla società a causa della "violazione dell'art. 6, comma 1, del C.G.S. vigente per il comportamento posto in essere dal presidente Aurelio De Laurentiis" e a titolo di responsabilità oggettiva a causa della "violazione dell'art. 6, comma 2, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal responsabile sanitario Raffaele Canonico".

Cosa rischia il Napoli

La domanda che imperversa ora all'ombra del Vesuvio, tra l'altro alla vigilia di un ciclo di ferro che emetterà verdetti forse definitivi sulle reali chance di scudetto, è cosa rischia concretamente il Napoli, che curiosamente l'anno scorso, in occasione della medesima partita flagellata sempre dal Covid, chiese (ed ottenne) di poter giocare la sfida dopo l'iniziale 3-0 a tavolino (e punto di penalizzazione) inflitto per aver rispettato la quarantena imposta dall'ASL. Probabilmente lo scenario peggiore per il club partenopeo è una forte ammenda e, forse, una squalifica di ADL: difficile ipotizzare ripercussioni sul piano sportivo.

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