Giovedì 25 Aprile 2024

Finale Coppa Italia: le pagelle di Inter e Juve

Calha e Perisic rigori perfetti, Barella il gol dei sogni. De Ligt è da incubo, Chiellini e Vlahovic non bastano

Coppa Italia: Perisic esulta con i compagni dopo il gol (Ansa)

Coppa Italia: Perisic esulta con i compagni dopo il gol (Ansa)

Roma, 12 maggio 2022 - L'Inter batte la Juve 4-2 ai supplentari e vince la Coppa Italia

Le pagelle dell'Inter di Mattia Todisco

HANDANOVIC 5. Chiamato più volte al lavoro, tra i pali e nelle uscite. L’intervento su Vlahovic nel primo tempo è un gioiello, ma sul tiro di Alex Sandro (tocco di Morata o no) sbaglia tutto.

D’AMBROSIO 5,5. Inzaghi sceglie lui e non Dimarco per avere più stazza in retroguardia. Sul gol di Vlahovic viene messo a sedere dal serbo. 

DE VRIJ 7. Ha il compito di badare a Vlahovic. Lo prende in cura, lasciandogli il gioco di sponda e provando a negargli la profondità. Conquista il penalty del 3-2. 

SKRINIAR 6,5. Schierato a sinistra perde destrezza nel palleggio. Riportato a destra con l’ingresso di Dimarco. Non perde mai la bussola. 

DARMIAN 6. Non ha il tempismo e la fisicità per essere un fattore offensivo come Dumfries. Ha una buona chance nella ripresa, Perin lo stoppa. 

BARELLA 6,5. Splendido il sinistro a giro che apre le danze. Corre e contrasta per tutto il resto della gara. 

BROZOVIC 7. I compagni si fidano e lo cercano costantemente. Ogni tanto prende un rischio in più del dovuto. Un attimo prima del 4-2 evita il possibile pari bianconero. 

CALHANOGLU 7. Impreciso sui calci piazzati, tranne che sul rigore del pari, quando il pallone pesa tantissimo. 

PERISIC 8. Nella fase calda della gara diventa determinante. Una sua sponda provoca il rigore del 2-2 e si prende l’onere di calciare quello del tris. Chiude con un gol fantastico. 

MARTINEZ 6. Resta in disparte, attendendo un pallone che fatica ad arrivare. Guadagna un rigore con grande mestiere. Esce arrabbiato per il cambio. 

DZEKO 5. Chiellini lo anticipa costantemente. Giustamente sostituito dopo una gara incolore. 

ALL. INZAGHI 7. Vince il secondo trofeo della stagione nonostante la sbandata di inizio ripresa. 

DIMARCO 6,5. Il suo ingresso vivacizza l’azione offensiva dell’Inter. 

DUMFRIES 6. Come Darmian, non riesce a incidere molto davanti. Attento in difesa dopo il vantaggio nerazzurro. 

CORREA 6. Nulla di trascendentale, ma sbaglia poco. 

VIDAL 6. Controlla la situazione una volta trovato il vantaggio. SANCHEZ 6. Tenta la conclusione appena iniziati i supplementari: centrale. 

BASTONI SV.

Voto squadra 7

Le pagelle della Juve di Paolo Grilli

ERIN 5,5. Dopo la doccia fredda del primo gol trova pure il modo di mettersi in mostra. Ma poi può poco anche su Perisic.

DANILO 5. Come intimorito da Perisic, non si accende mai. Esce già nel primo tempo, acciaccato: più che un’attenuante su una prova da dimenticare. 

DE LIGT 4. Tiene lontane le insidie a lungo e va pure vicino al gol di testa. Poi con un’irruenza inspiegable provoca i due rigori decisivi e si perde pure Perisic sul 2-4. 

CHIELLINI 7. Cuore di capitano, prende pure un fallo in percussione sulla trequarti. Non fa vedere palla a Lautaro e Dzeko prima di uscire stremato. Super prestazione, ma non arriva il 20esimo trofeo in bianconero. 

ALEX SANDRO 6,5. Soprattutto sigilla limitando al massimo le incursioni. Indovina quella giusta a inizio ripresa per il pari.

ZAKARIA 5,5. Non si alza verso Barella sul gol. La gamba c’è, non troppe le idee per impostare, creare, sorprendere.

RABIOT 5,5. Morde da subito con la sua fisicità, ma la partecipazione alla manovra rasenta lo zero.

CUADRADO 6. Fonte decentrata di gioco, non punge più di tanto. L’uscita di Danilo lo costringe ad arretrare: il piano B obbligato ne mortifica la verve.

DYBALA 6,5. A lungo ’falso 10’ in copertura costante su Brozovic, ha due buone occasioni ma il suo sinistro non è fatato. Lancia Vlahovic verso il 2-1.

BERNARDESCHI 5,5. Fatale anche per lui il metro di troppo lasciato a Barella. Poi ci mette sgroppate e verticalità. Mettendo anche un tocco di petto nell’azione del gol di Vlahovic.

VLAHOVIC 7. La solitudine del numero 7 termina con quella percussione prepotente che illude la Juve. Bomber ritrovato nella serata più amara.

ALL. ALLEGRI 5. Voleva la "torta", diceva. Ma in questa stagione da zero titoli rimedia solo l’ultimo posto utile per la Champions: briciole, e pure insipide. La Juve aveva ribaltato la partita, l’ha però persa tornando vittima del vecchio vizio della distrazione. Tutto da rifare, in una miriade di dubbi. Max viene cacciato dal campo mentre impreca contro il mondo. 

MORATA 6. Avvia l’azione del gol del 2-1 e non fa mai mancare la sua energica qualità.

BONUCCI 5,5. Non alza la barriera decisiva.

LOCATELLI 5,5. Al rientro non riesce a brillare.

ARTHUR 5,5. Non dà la scossa.

PELLEGRINI 6

KEAN SV.

Voto squadra 5,5.