Maurizio Sarri
Londra, 19 ottobre 2018 - Sarri contro Mou, l'Inghilterra si ferma per la sfida fra Chelsea e Manchester United. Uno snodo importante per la Premier League e per il futuro di José Mourinho, sempre in bilico fra la permanenza e l'addio alla panchina dei Red Devils. Nel "suo" Stanford Bridge", il tecnico portoghese si gioca molto: vincere sarebbe la medicina migliore per mettere a tacere le critiche e avvicinarsi alla gara altrettanto delicata contro la Juventus. Di tutt'altro umore è Maurizio Sarri, forte del primato in classifica (seppur in coabitazione con City e Liverpool) e della pioggia di complimenti fioccatagli da quando è sbarcato Oltremanica.
RISPETTO PER MOU - Sarà anche per questo che in conferenza stampa l'ex Napoli è parso abbastanza sereno. La presenza di Mourinho (messa a rischio dal deferimento dopo gli insulti e il dito medio rivolto alle telecamere in occasione del successo sul Newcastle, ndr) non lo spaventa, anzi lo esalta, tanto che Sarri difende a spada tratta l'operato del collega. "Stiamo parlando di un allenatore che ha vinto tutto, quindi penso che tutti debbano rispettarlo, anche voi (rivolto ai giornalisti, ndr). È un grande manager, uno dei migliori al mondo - sottolinea - Le tensioni tra lui e Conte? Non so quali problemi ci fossero con Antonio, sul campo ci può essere un po' di nervosismo e in quel momento si può dire qualsiasi cosa. Penso però che Conte rispetti Mourinho e viceversa".
Parole che certamente avranno fatto piacere allo Special One, che di nemici sulle panchine di tutto il mondo ne ha anche troppi. Domani (ore 13:30 il calcio d'inizio) sarà stretta di mano fra Sarri e Mou prima della partita, ma lo domanda vera è un'altra: sarà lo stesso anche dopo il 90'?