Venerdì 26 Aprile 2024

Buffon vara quota 46: firma e ciao pensione

Gigi rinnova per altri due anni al Parma: un esempio di longevità che lo accomuna ai più grandi. E tutto è dovuto al camerunense N’Kono

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di Leo Turrini

Ieri Gigi Buffon ha apposto la sua preziosa firma sotto il contratto che lo legherà al Parma fino al 30 giugno 2024. Continuerà a giocare fino a 46 anni suonati. E non è detto che quello sia il traguardo ultimo: l’eternità è dietro l’angolo.

Faccio presto a dire e scrivere che non sono sorpreso. Semmai, sono vagamente commosso, ammesso interessi qualcosa al lettore in transito su queste righe.

Ho conosciuto Gigi nel secolo scorso. Sul serio. Andavo a trovare il mio amico Carlo Ancelotti, allora allenatore del Parma di Tanzi. Carlo era un fanatico di Formula Uno e con me voleva parlare solo di Ferrari e di Michael Schumacher. Ma un giorno mi indicò il portiere di riserva, riserva del titolare che si chiamava Bucci: tieni d’occhio quel ragazzo, mi disse il mister. Entrerà nella storia del calcio.

Ci sono, in ogni settore della vita nostra, visionari che hanno visioni sbagliate. Ma Ancelotti aveva ragione, come i tabellini di innumerevoli partite si sono incaricati di dimostrare.

Io voglio bene a Buffon non per quello che ha vinto. Questo conta poco: le statistiche sono piene di campioni intramontabili, che hanno collezionato trofei, accumulato trionfi, raccolto meritatissimi elogi.

No. Io voglio bene a Gigi perché ricordo l’adolescente di quegli allenamenti a Parma, rammento la vivacità che si esprimeva nei suoi sorrisi, ho memoria del giovanotto che mi chiedeva, anche lui!, della Ferrari.

Buffon, non per caso, un giorno mi raccontò che aveva deciso di farsi portiere perché durante i Mondiali di Italia90 si era perdutamente innamorato di N’kono, il guardiano della rete del Camerun. E lui era rimasto incantato ad ascoltarmi, quando gli avevo descritto i voli di N’kono durante una sfida fra l’Inghilterra e i Leoni d’Africa.

E insomma, qui lo dico e lo confermo. Mi lascia indifferente il curriculum agonistico di Buffon. Lui e Zoff sono i miti delle nostre generazioni intrecciate, gli idoli della Coppa alzata. Ma nemmeno questo conta. E non è un caso che l’annuncio di Gigi arriva proprio nel giorno in cui Dino compie 80 anni.

Io vedo in Buffon quella immensa, infinita rincorso alla giovinezza permanente. Riconosco in lui e nelle sue parate, oggi in serie B, il rifiuto di una cosa cui invece non siamo in grado di sfuggire. E gli sono grato, come ognuno di noi, per la voglia che ancora ha di fermare ciò che fermare non si può.

Il Tempo, dico. Prova a pararlo per tutti noi, Gigi (e poi ci ritroveremo come le star a bere, bla bla bla, credo ti piacesse anche Vasco…).