Giovedì 25 Aprile 2024

Brividi Juve, sfida alle stelle e tegola Pogba

Esordio in Champions in casa del Psg contro Messi, Mbappé e Neymar. Forfait Di Maria e Paul si opera: tornerà solo nel 2023

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di Paolo Grilli

Ci voleva giusto il Real di Ancelotti poi trionfatore a fermare il trio divino Messi-Mbappé-Neymar: ma chi potrà osare ancora tanto in questa Champions al via? L’assillo non sembra appartenere ad Allegri, che alla vigilia del debutto della Juve col Psg al Parco dei Principi – mai il nome dello stadio fu più adeguato al tridente padrone di casa – indica nelle due partite contro il Benfica quelle che segneranno il destino in Europa dei bianconeri. Per passare agli ottavi, dice Max, serviranno dieci punti nel girone.

Pensiero comune e legittimo, ma forse la sfida di Parigi meriterebbe maggiore rispetto formale, se davvero la Signora punta a inseguire il top del calcio continentale. Nella scorsa stagione arrivò pure una vittoria ai gironi contro il Chelsea, e un’altra partitona tranquillizzerebbe il popolo bianconero allarmato dalla mancanza di un’idea di gioco minimamente accattivante.

E’ out l’ex Di Maria, che non ha recuperato dall’acciacco rimediato a Firenze. Sarebbe servito come il pane per opporre classe alla classe. E, come se non bastasse, la notizia dell’operazione per l’altro All Star della Juve, Pogba, che appena tornato ad allenarsi, ieri si è arreso all’evidenza: ginocchio ancora dolorante e intervento per direttissima al menisco, eseguito già in serata. Quasi impossibile vederlo in campo prima di due mesi, il periodo che poi manca al Mondiale. E così, il Polpo dà appuntamento alla Signora solo per il 2023. Circostanze più che stregate: Pogba ha ammesso di avere contattato uno stregone in passato – non per un sortilegio contro Mbappé, come sostiene suo fratello – bensì per aiutare un’associazione umanitaria che sostiene i bambini africani.

Le note liete: riecco Vlahovic dopo il riposo concesso a Firenze, in campo da titolare anche Miretti, che al suo attivo ha un solo minuto di Champions giocato l’anno scorso. Ma la personalità è quella di chi non teme i battesimi di fuoco, piuttosto di chi li cerca. Paredes è l’ex con i fari puntati addosso. Ha già sulle spalle l’eroica consegna di diradare le nebbie della mediana diventata col tempo un buco nero. Un altro che al Paris si era guadagnato la ribalta è Rabiot, parso in crescita dopo un’estate da fuoriuscito virtuale.

Nella storia, la Juve non ha mai perso contro il Psg negli otto precedenti. Addirittura, nella Supercoppa Uefa 1996, vinse la prima sfida per 6-1 a Parigi e quella in casa, a Palermo, per 3-1. E’ passata un’eternità. Oggi, poi, il gol fuori non vale più doppio. E la Champions al profumo di futuro da stasera lancia anche il fuorigioco semiautomatico.