Martedì 30 Aprile 2024

Eurolega basket: Olimpia Milano ko, l'Alba Berlino sbanca il Forum dopo un overtime

Esordio casalingo amaro per i biancorossi, battuti 80-74

A|X Armani Exchange Milano - ALBA Berlino (Foto Ciamillo-Castoria)

A|X Armani Exchange Milano - ALBA Berlino (Foto Ciamillo-Castoria)

Milano, 14 ottobre 2022 – Primo stop in Eurolega per l’Armani AX Milano che, all’esordio europeo tra le mura amiche del Forum di Assago, viene sconfitta 80-74 dall’Alba Berlino dopo un tempo supplementare. Protagonista di un avvio decisamente sottotono, l’Armani è stata ancora una volta costretta a un lungo inseguimento che ha trovato il suo coronamento soltanto nel quarto quarto, quando la difesa ha eretto un muro e Kevin Pangos si è tolto di dosso la ruggine spingendo con quattro triple in un amen i suoi a un passo dal pari, certificato poi in lunetta da Hines. Gli errori finali di Thiemann e Melli hanno quindi spinto il match all’overtime dove il fattore dominante è stato Tamir Blatt che ha messo gli ultimi otto punti dell’Alba, trascinandola alla vittoria. A quota 13 punti nelle file dei tedeschi anche Jaleen Smith, mentre Gabriele Procida ha giocato una gara di grande sostanza e personalità chiudendo con 8 punti in quasi 21’. All’Olimpia – che oggi ha faticato a trovare ritmo in attacco e ha pagato a caro prezzo il 29% da oltre l’arco dei tre punti e i 14 palloni persi – non sono bastati i 16 punti di un Kevin Pangos cresciuto notevolmente nella ripresa e i 15 di Shavon Shields.

La gara

Avvio decisamente tonico per l’Alba Berlino che, pur giocando a ritmi sostenuti, gestisce la palla con pazienza sfruttando il fattore Koumadje sotto canestro. I tedeschi trovano assist facili, tiri ad alte percentuali, e con l’italiano Gabriele Procida, appena entrato, toccano la prima doppia cifra di vantaggio sull’8-19. Dall’altra parte Milano arranca in attacco (0/5 da tre nei primi 10’) e deve aggrapparsi a Shavon Shields, ma il danese è troppo solo e così l’Armani, sulla tripla di Schneider sulla sirena di fine quarto, scivola addirittura a -14 (12-26). Toccato il fondo sul -16 in apertura di seconda frazione, l’Olimpia alza l’intensità e punta tutto sulla retroguardia per cercare di risalire la china e dare anche fiducia a un attacco che perde troppi palloni e fatica a trovare ritmo e continuità. Una strategia che porta in dote buoni dividendi nella parte finale del quarto, quando l’Armani riesce a tornare in singola cifra di svantaggio e a rientrare negli spogliatoi a -8 (30-38) nonostante un 1/9 dall’arco alquanto negativo. E’ Voigtmann a provare a migliorare le percentuali dai 6.75 metri dei meneghini agli albori della ripresa con la tripla del -7, a cui però Berlino replica con un 7-0 suggellato dalla rovesciata di Sikma per il nuovo +14 esterno (33-47). L’Olimpia è costretta a incassare l’ennesimo montante ma ha la forza di rispondere affidandosi alla solidità di Hines e Davies e ai primi punti della serata di un Pangos in ombra nella prima metà di gara (44-49). Gli uomini di Messina continuano ad essere efficaci in difesa e trovano la giusta confidenza in fase offensiva raggiungendo il singolo possesso di svantaggio con il jumper di Pangos. Poco dopo, dall’angolo, Hall ha addirittura nelle mani la bomba del pari; il suo tiro però si spegne sul ferro e allora l’Alba, anche con la complicità di un tecnico fischiato a Melli, ne approfitta per riprendere fiato e quota, chiudendo la terza frazione con la tripla di Smith che vale il 51-60. Le cose rischiano di complicarsi ulteriormente per l’Armani che esaurisce il bonus falli in meno di 4’, ma all’improvviso si accende Pangos che, dopo lo 0/4 da tre iniziale, piazza tre triple in un amen riportando i suoi a -4 e riaprendo completamente i giochi. A seguirlo a ruota a 3’ dalla fine è Shields con la stoccata pesantissima del 65-66. Thiemann e Olinde cercano di allontanare lo spauracchio con quattro punti ravvicinati, ma l’ennesima tripla di Pangos tiene in vita Milano che poi impatta il risultato dopo un lunghissimo inseguimento, a quota 70, con i liberi di Hines. Il finale è degno di un thriller: Thiemann manca un piazzato pesantissmo e così Melli sul ribaltamento di fronte ha nelle mani la tripla della vittoria milanese, che però si spegne sul ferro mandando il match all’overtime. Nel supplementare i ritmi sono alti ma gli attacchi spuntati e allora la tripla a 1’20” dalla fine di Tamir Blatt – autore degli ultimi otto punti dei suoi – si rivela pesante come un macigno perché regala all’Alba il definitivo sorpasso, suggellato poi dalla “tabellata” del definitivo 74-80.