Marco Belinelli (ANSA)
San Antonio (Stati Uniti), 21 gennaio 2019 – Quella appena passata sarebbe potuta essere la notte del quarto derby azzurro – l’ultimo di questa regular season NBA – tra Danilo Gallinari e Marco Belinelli. I problemi alla schiena accusati pochi giorni fa nel corso del match giocato contro i Golden State Warriors hanno però impedito al “Gallo” di prendere parte alla sfida molto attesa da tanti appassionati italiani. Questa pesante assenza non ha comunque impedito ai Los Angeles Clippers di cogliere una pesantissima vittoria per 103-95, che ha spezzato una spirale negativa di cinque sconfitte consecutive. Ad ispirarla ci ha pensato Tobias Harris (27 punti che ha dovuto fare gli straordinari per vincere la battaglia a colpi di canestri con lo scatenato LaMarcus Aldridge (30 punti e 14 rimbalzi) e sorreggere l’attacco dei Clippers che sono partiti forte (38-26 a fine primo quarto) e hanno poi resistito a tutti i tentativi di rientro degli Spurs a cui non sono bastati neppure i 12 punti di Marco Belinelli. Ad Est, intanto, gli Indiana Pacers hanno annichilito 120-95 gli Charlotte Hornets e hanno – almeno per ora – messo al sicuro il loro terzo posto in conference dagli assalti delle avversarie: trascinati da Darren Collison (19 punti e 9 assist), i Pacers sono partiti in quarta e si sono subito costruiti un tesoretto di vantaggio che è via via cresciuto anche grazie all’eccellente secondo tempo di Victor Oladipo che, dopo i 5 punti siglati nella metà di gara iniziale, ne ha siglati 16 nell’ultima parte. Dall’altra parte invece, nonostante la grande generosità nel pitturato di Byombo, Kemba Walker è apparso un po’ troppo solo (23 punti per lui). C’è infine lo zampino di Derrick Rose nella vittoria ottenuta al fotofinish dai Minnesota Timberwolves contro i Phoenix Suns: l’ex Bulls e Knicks sembra finalmente tornato ai suoi livelli più alti e lo ha dimostrato stanotte giocando uno strepitoso secondo tempo in cui ha siglato 29 dei suoi 31 punti totali ma soprattutto siglando a meno di un secondo dalla fine – dopo un suo stesso errore in lunetta – il canestro che ha sancito il 116-114 finale.