Bologna, 12 dicembre 2018 – Archiviata la pausa delle nazionali, le coppe europee di pallacanestro hanno ripreso a pieno ritmo la loro corsa. Di conseguenza anche le squadre italiane impegnate nelle varie competizioni sono tornate in campo: dopo un martedì in cui ha giocato solo Torino, il mercoledì di coppa è stato piuttosto denso di appuntamenti ma decisamente avaro di soddisfazioni per le nostre squadre che, in sette incontri disputati oggi, hanno rimediato soltanto due successi. In Champions League a fare più rumore è stato il primo ko della Virtus Segafredo Bologna, battuta 88-85 in casa del Neptunas Klaipeda. Spinti dalle triple di Tony Taylor (20 punti con 4/5 dall’arco) e dalla sostanza di M’Baye (20 punti), i bianconeri hanno giocato un eccellente primo tempo in cui hanno persino toccato la doppia cifra di vantaggio (45-35). Le cose sono però cambiate nella seconda metà di gara in cui il Neptunas ha alzato il pressing e iniziato a martellare il canestro avversario con le conclusioni di Delinikatis (26 punti) e dell’ex Ravenna Grant (18 punti e 10 rimbalzi) che hanno ribaltato completamente la situazione permettendo ai padroni di casa di vincere in volata. Sconfitta al fotofinish anche per la Reyer Venezia che è stata superata 77-76 in casa del Paok Salonicco: privi di Stefano Tonut, i lagunari hanno sofferto il gioco dei greci nel primo tempo in cui sono sprofondati anche a -14 sul 43-29. Le cose sono però cambiate nel terzo quarto in cui sono saliti in cattedra Stone e Washington (miglior realizzatore di Venezia assieme ad Haynes con 15 punti) che hanno azzerato il disavanzo e addirittura ispirato il +2 esterno arrivato per mano di Watt, ma quasi subito cancellato dai canestri di Zaras che hanno di fatto lanciato la lunga volata finale decisa dalla freddezza dell’ex di serata Phil Goss che in lunetta ha chiuso i conti. Molto più netta è stata la sconfitta interna della Sidigas Avellino del neoarrivato Patric Young (6 punti e 8 rimbalzi in 19 minuti giocati per lui), che ha rimediato un pesantissimo 92-71 contro i russi del Nizhny Novgorod. Sospinta da uno scatenato Ivan Strebkov (29 punti), la formazione russa già sul finire del primo quarto ha preso il controllo delle operazioni e ha via via aumentato il proprio vantaggio rendendo vano quanto fatto da Nichols (25 punti e 11 rimbalzi) e compagni che hanno tirato con il 40% da due e il 21% da tre. Molto amaro anche il bilancio in Eurocup: la Germani Brescia è stata infatti travolta dalla Stella Rossa Belgrado che, dopo il ko patito all’andata, si è rifatta con gli interessi rifilando ai biancoblu un severo (103-67. Fatale ai biancoblu è stato il pessimo avvio di gara in cui i serbi hanno macinato gioco e canestri facendosi orchestrare dall’ex Cantù, Avellino e Milano Joe Ragland (16 punti e 10 assist). Il vantaggio serbo, con la complicità delle pessime percentuali al tiro da fuori di Brescia (20%), è cresciuto fino al +43 di fine primo tempo (65-22) e di conseguenza per la Stella Rossa è stato fin troppo facile amministrare la seconda metà di gara. Non è andata meglio alla Dolomiti Energia Trento che ad Ankara ha perso 84-77 venendo aritmeticamente estromessa dall’Eurocup. I bianconeri hanno però lottato con tutte le loro forze grazie alle ottime prove di Pascolo, Marble (18 punti a testa) e Gomes (16 punti) ma nel finale hanno finito la benzina e hanno subito i canestri di Landesberg (24 punti), Stimac (20 punti e 10 rimbalzi) e Gabriel che hanno regalato ai turchi lo sprint vincente. Le uniche soddisfazioni per i tifosi italiani arrivano dalla FIBA Europe Cup dove sia la Dinamo Sassari che la Openjometis Varese hanno vinto la prima partita della seconda fase: i sardi, trascinati da Thomas (24 punti) e Polonara (17 punti) hanno superato il Groningen 84-78 mentre Varese ha spazzato via 109-74 il Petrolina AEK (12 punti e 10 rimbalzi Iannuzzi).
BasketBasket Champions, flop di Virtus, Venezia e Avellino. Male anche l'Eurocup