Mercoledì 24 Aprile 2024

Bagnaia, operazione rimonta Ma serve subito un patto Ducati

Sette Gp per rimontare Quartararo: vietati i dualismi come quello Bastianini-Martin che ha lanciato il Diablo

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di Riccardo Galli

Chiamatelo pure gioco di squadra perché in effetti è questo il concetto che potrà dare una mano (decisiva) alla rincorsa mondiale di Pecco Bagnaia.

Del resto, a sette Gp dalla fine della stagione e con quattro piste su cui il pilota Ducati partirà favorito (Misano, Giappone, Malesia e Valencia), accanto alle eventuali e possibili vittorie di Pecco, dovrà prendere corpo una sorta di ’scudo-Ducati’ che avrà il compito (e il dovere) di togliere punti a Quartararo e Aleix Espargaro. L’importanza del gioco di squadra e quindi del lavoro che dovranno fare i tanti ducatisti in gara (da Bastianini a Miller, da Luca Marini a Martin, ovvero tutta gente da podio) avrà in pratica un valore identico alle gare perfette e vincenti che Bagnaia dovrà fare per realizzare il sogno del titolo 2022.

E che la questione sia scottante o ancora di più, decisiva, lo si è visto chiaramante domenica, in Austria, dove con il suo secondo posto e quindi con un malloppo di punti prezioso da aggiungere alla classifica, Quartararo ha in qualche modo annacquato gli effetti sulla corsa al Mondiale legati alla stravittoria di Pecco.

Ci sono, è vero, dualismi (come quello fra Bastianini e Martin) e questioni e ambizioni personali preziose (come quelle del fratello di Vale, Marini e e dell’ormai emigrato, Miller) che potrebbero tenere a distanza un ’patto per Pecco’ fra i rider in sella a una Desmo, ma il fatto che ci siano in ballo punti pesantissimi per mettere all’angolo e provare a strappare il titolo a super Quartararo e alla Yamaha allo sprint della stagione, deve essere uno stimolo essenziale per un lavoro di gruppo che già a Misano per il Gp di San Marino del primo week end di settembre, potrà dare una spinta potente alla rincorsa di Bagnaia.

Sette, dicevamo, sono le gare che accompagnano la stagione alla fine e, come detto, se in quattro casi Pecco può giocarsi la possibilità concreta di fare bottino pieno su piste che gli piacciono, nelle altre tre, lo stesso discorso vale per il rivale.

Quartararo, infatti, può fare bene ad Aragon come in Thailandia e infine in Australia. Niente di scontato, ovvio, anche perché l’inserimento di possibili terzi protagonisti (vedi l’Aprilia di Espargaro o magari un lampo Ktm con Binder) non è da escludere. Da escludere, semmai, e si torna al concetto di un gruppo che lavori per Pecco, dovrà essere il fatto che una delle tante Ducati, con in sella uno dei tanti piloti vincenti, possa andare a sottrarre punti decisivi a colui che può davvero riportare il Mondiale a Borgo Panigale.

Martin, proprio sabato sera, dopo le qualifiche, aveva scartato l’eventualità di fare una gara (parliamo di Zeltweg) dove avrebbe potuto sottostare a un’eventuale ordine di servizio per favorire Bagnaia.

Bene, il concetto, da Misano in poi dovrà essere quello opposto. Ovvero ’tutti per Pecco’ e tenergli a distanza il più possibile Quartararo.