Mercoledì 24 Aprile 2024

America’s cup, Luna Rossa al lavoro con il campione olimpico Tita. Determinanti le spie

Prove a Cagliari con il campione olimpico al timone, ma le spie sono ammesse. Gestione dei foil simili al Nacra

Luna Rossa

Luna Rossa

Roma, 23 marzo 2023 - Luna Rossa a caccia dell’America’s Cup 2024. Il consorzio italiano è al lavoro con la propria barca a Cagliari per testare tutte le novità tecniche da trasferire, eventualmente, sull’AC37 che affronterà la campagna per la vecchia brocca tra un anno. Tra i punti di forza e star dell’equipaggio c’è Ruggero Tita, campione olimpico con il Nacra 17 ed esperto nella gestione dei foil. Tita ha timonato Luna Rossa assieme a Marco Gradoni e dovrebbe far parte della spedizione nel 2024, ma il suo percorso prevederà anche l’accesso alle Olimpiadi di Parigi con la sua categoria Nacra 17. Da una parte l’America’s Cup e dall’altra il biennio olimpico: sarà agenda fitta per Tita. E poi in Coppa America ci sono le spie, legalizzate, chiamati recon, che stilano report quotidiani sulle prestazioni degli avversari.

Tita: "Gestione foil simile ai Nacra"

Giorni di allenamento per Luna Rossa in quel di Cagliari, con Ruggero Tita al timone e fresco di compleanno. Ad entrare nell’equipaggio italiano è stato il sito ufficiale dell’America’s Cup che ha intervistato proprio Tita a margine degli allenamenti dell’imbarcazione LEQ12 che Luna Rossa sta testando per poi progettare al meglio l’Ac37 per la Coppa America: “E' stato davvero bello - le sue parole - La brezza marina oggi è stata molto forte fino a 16-17 nodi e siamo riusciti a navigare abbastanza bene e anche l'acqua era piatta ma con un po' di moto ondoso sotto così un po' insidioso. Abbiamo fatto molti cambi di fiocco e poi il vento è calato, quindi abbiamo dovuto rinunciare”. Per Tita, esperto di Nacra 17 di cui è campione olimpico a Tokyo 2020, non ci sono così tante differenze tra le due imbarcazioni, quantomeno nella gestione dei foil, dominanti nella velocità degli Ac37: “Penso che la differenza più grande sia che nel LEQ12 o nelle grandi barche è la sensazione di una velocità della barca molto minore. Sul Nacra sei sul trapezio solo rimanendo attaccato alla barca con i foot-straps così hai molto più la sensazione della velocità anche se stai andando a metà della velocità o anche meno”. E sui foil Tita è tranquillo e consapevole delle sue conoscenze maturate sul Nacra: “In generale penso che la gestione del foil, l'altezza da terra e l'assetto delle vele, il carrello, sia molto simile e ci sono molte cose che impariamo sul Nacra che si possono portare qui e viceversa, alcune cose che impareremo qui le possiamo trasferire al Nacra”. Ma l’America’s Cup porta con sé anche i cosiddetti recon, ovvero dei veri e propri report da parte di esperti di vela che di fatto fungono da spie nei progetti altrui. I team cercano di tenere nascoste alcune cose, ma ad un occhio esperto è difficile sfuggire e tutte le spie sono in gamba, parola di Vittorio Bissaro, un altro timoniere proveniente dal Nacra: “Chi è convinto di avere un vantaggio cerca di tenerselo stretto - ha affermato Bissaro a Oasport - Una buona spia fa la differenza. I contenuti media sono condivisi, ma ti basta una foto utile per vedere quello che veramente cerchi. Una sfortuna italiana è che le spie qui sono in gamba, sono velisti capaci che sanno come posizionarsi e cosa guardare”. Insomma, vale un po' tutto. La Coppa America si svolgerà a Barcellona e partirà il 12 ottobre 2024.

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