Mercoledì 24 Aprile 2024

Accuse e veleni, polveriera Fiorentina-Inter

All’indomani i nerazzurri si chiudono in silenzio. La Viola insiste e pretende le scuse. Una sfida storicamente piena di motivi di discussione

di Mattia Todisco

L’Inter sceglie la via del silenzio. Richiamata dalla Fiorentina a smentire quanto trapelato rispetto al post-partita del Franchi sulla presunta reazione dei dirigenti di casa (rumors riferivano di pugni alla porta dello spogliatoio nerazzurro) dalle alte sfere del club milanese è invece arrivato un semplice "no comment". Troppo importante il prossimo appuntamento per guardarsi indietro. L’Inter ha un impegno mercoledì in casa contro il Viktoria Plzen che può valere la qualificazione agli ottavi di Champions. Al di là degli episodi arbitrali e del gol in extremis di Mkhitaryan con una deviazione fortuita, a non convincere è la gestione delle partite. L’Inter, che ancora una volta ha subito tre gol mostrandosi troppo fragile nella fase difensiva, aveva due reti di vantaggio da poter gestire dopo pochi minuti, contro una squadra in netta difficoltà a livello di fiducia e alla quale è stato concesso di rimontare non solo dallo 0-2, ma anche dal 2-3. Stavolta la fortuna si è girata dalla parte degli ospiti come non era accaduto, al contrario, qualche anno fa nei minuti finali della stessa sfida. Sempre al Franchi, i tifosi interisti ricordano bene il calcio di rigore accordato alla Viola per un fallo di mano di D’Ambrosio ravvisato da Abisso e confermato dal direttore di gara anche dopo essere stato richiamato all’on-field review. Era febbraio 2019, tre anni e mezzo dopo a recriminare sono soprattutto i toscani, in un clima di reciproche accuse che continua a reiterarsi stagione dopo stagione. I rapporti tra le parti, infatti, non sono idilliaci per ragioni che vanno al di là della singola partita. Il presidente Rocco Commisso ha più volte attaccato alcune società italiane di vertice e tra queste proprio l’Inter per ragioni inerenti i bilanci. Di rado l’Inter ha risposto, ma il fastidio è rimasto e il più recente incrocio non ha fatto altro che acuire la distanza. Inzaghi dovrà isolare i suoi al meglio ed è quel che farà, speranzoso di poter recuperare almeno Lukaku per inserirlo tra i convocati.