Mercoledì 24 Aprile 2024

Problema idrico, ecco il decalogo urbano: dieci regole fondamentali per risparmiare

Legambiente / Arriva la guida anti spreco per le città italiane

I danni dovuti alla siccità sono aumentati addirittura del 367%

I danni dovuti alla siccità sono aumentati addirittura del 367%

Il problema, in Italia, non è la pochezza di acqua a disposizione, bensì il suo spreco. Nonostante sia soltanto primavera, le immagini di fiumi e laghi in evidente difficoltà stanno facendo il giro dello Stivale. Eppure, nonostante la drammaticità della situazione, ognuno di noi - ogni giorno - continua ad utilizzarne in maniera superflua enormi quantitativi. Ci troviamo di fronte ad un punto di non ritorno e lo slogan lanciato durante il World Water Day suona forte e chiaro: "Accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica e sanitaria". Il 2022 è stato uno «tra i più estremi mai registrati in termini di caldo e deficit di precipitazioni», secondo i dati dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente, che evidenziano come i casi di danni dovuti alla siccità siano aumentati addirittura del 367% (da 6 a 28 in soli 365 giorni). L'Italia, pertanto, ha bisogno di una strategia idrica nazionale adeguata, in una nazione dove, è bene ricordare, va sprecato il 22% dei 33 miliardi di metri cubi di oro blu prelevati. A tal proposito, Legambiente ha redatto un vero e proprio decalogo urbano da seguire, composto da 10 azioni fondamentali per migliorare la gestione dell'acqua nelle nostre città: innanzitutto, tutti i Comuni devono approvare Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua. Servono, poi, Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici, infrastrutture e tetti verdi - vantaggiosi per la cattura e il trattamento dell’acqua piovana - l'ammodernamento della rete, una maggiore efficienza della depurazione delle acque reflue urbane, così come di riuso, recupero e riciclo, oltre all'innovazione tecnologica. Infine, sarà necessario rifornire i corpi idrici e i loro ecosistemi, scaricando solo quello che può essere assorbito dall’ambiente naturale, conferire modularità ai sistemi, garantendo opzioni multiple di risorse, trattamento, stoccaggio e convogliamento, ed essere preparati agli eventi estremi.