Venerdì 8 Novembre 2024

Nazioni Unite, la sfida. Gli obiettivi da centrare per rendere il mondo più equo e solidale

Il documento con 17 ’goal’ fu sottoscritto nel settembre 2015. L’intuizione: tutelare l’ambiente e le persone e garantire. uno sviluppo costante e sostenibile per tutti i cittadini.

Nazioni Unite, la sfida. Gli obiettivi da centrare per rendere il mondo più equo e solidale

Nazioni Unite, la sfida. Gli obiettivi da centrare per rendere il mondo più equo e solidale

Tic toc. L’orologio globale continua a ticchettare e il mondo ha sempre meno tempo per cambiare. Ma il cambiamento non è un’opzione, ma una azione necessaria per assicurare un futuro alle generazioni che verranno. Questo l’obiettivo principale dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione che mette al centro i diritti, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu, tra cui ovviamente l’Italia.

In quell’occasione, il segretario generale delle Nazioni Unite, il sudcoreano Ban Ki-moon, la presentò con parole altisonanti: "La nuova Agenda è una promessa da parte dei leader a tutti i cittadini del mondo. È un’Agenda per le persone, per sradicare la povertà in tutte le sue forme, un’Agenda per il Pianeta, la nostra casa". Anche di recente, commentando la guerra in Ucraina e il picco della relativa crisi energetica (che, per un periodo, aveva messo in discussione i tempi della transizione energetica), Ban Ki-moon ha ribadito il concetto: "Non c’è altra strada che andare avanti, bisogna anzi aumentare la volontà politica dei leader. Gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e l’accordo di Parigi sono le due più importanti e ambiziose roadmap e visioni che le Nazioni Unite abbiano mai presentato al mondo".

Ma che cosa contiene questa Agenda 2030? I cinque concetti chiave – che indicano la direzione per un mondo più giusto e migliore – si possono racchiudere in cinque parole: Persone (eliminare la fame e la povertà in tutte le forme, garantire dignità e uguaglianza); Pianeta (proteggere le risorse naturali e gestirle in maniera sostenibile, adottare misure urgenti riguardo il cambiamento climatico); Prosperità (garantire a tutti gli esseri umani vite prospere e piene, un progresso economico e sociale in armonia con la natura); Pace (promuovere società inclusive che siano libere da paura e violenza); Collaborazione (fondata su uno spirito di solidarietà globale).

Le azioni da intraprendere sono divise ulteriormente in 17 Obiettivi di crescita sostenibile. Questi ’goal’ devono essere raggiunti entro il 2030 dai Paesi aderenti. Tra questi, spiccano: l’eliminazione della povertà estrema e della fame in tutto il mondo (Obiettivi 1 e 2), la garanzia della salute e del benessere psicofisico a tutte le età (Obiettivo 3), un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4); raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze (Obiettivo 5): assicurare a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie (Obiettivo 6) nonché l’accesso a sistemi di energia economici, sostenibili e moderni (Obiettivo 7); incentivare una crescita economica duratura che assicuri un lavoro dignitoso per tutti (Obiettivo 8) e si basi su una industrializzazione responsabile e sostenibile (Obiettivo 9); ridurre l’ineguaglianza e eliminare le discriminazioni basate su età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico (10); rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili (11); garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo (12); promuovere azioni contro il cambiamento climatico (13); conservare e utilizzare in modo durevole le risorse marine (14) e proteggere l’ecosistema terrestre (15); promuovere la pace tra i popoli, riducendo la violenza in tutte le società (16); rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile (Obiettivo 17).

Ciascun obiettivo non può essere considerato in maniera indipendente ma deve essere perseguito sulla base di un approccio sistemico, che tenga in considerazione le reciproche interrelazioni e non si ripercuota con effetti negativi su altre sfere dello sviluppo. Si tratta di una sfida complessa, a cui tutti – dalle istituzioni internazionali, ai governi arrivando a noi, i singoli individui – sono chiamati a partecipare.

Marco Principini