Domenica 6 Ottobre 2024

Auto ibride ed elettriche in crescita. Il rebus delle colonnine di ricarica

Oltre la metà delle infrastrutture si trova nel Nord Italia, ma per il ’pieno di corrente’ serve ancora troppo tempo

Auto ibride ed elettriche in crescita. Il rebus delle colonnine di ricarica

Auto ibride ed elettriche in crescita. Il rebus delle colonnine di ricarica

Un mercato in espansione anche se occorre potenziare le infrastrutture di ricarica. Gli ultimi dati confermano come il numero di veicoli elettrici risulti in forte espansione rispetto al passato, superando nel 2023 quota 200.000 unità. Un incremento sostenuto soprattutto dagli incentivi statali, che stanno contribuendo in maniera decisiva all’abbattimento dei prezzi di acquisto e accelerando così il processo di transizione ecologica dell’Italia verso la mobilità a minor impatto ambientale.

Proprio grazie agli eco-bonus, che negli anni hanno reso sempre più conveniente il cambio di alimentazione, le vendite e le nuove immatricolazioni di auto elettriche nel nostro Paese sono cresciute in doppia cifra percentuale nell’ultimo biennio.

Il numero di auto elettriche in circolazione in Italia è in costante crescita negli ultimi anni, seppur da una base ancora ridotta rispetto ad altri paesi europei. Anche le vendite di veicoli ibridi plug-in (PHEV) hanno registrato aumenti significativi negli ultimi anni, con percentuali di mercato passate dall’1,3% del 2020 al 5,4% del 2021. Questi dati evidenziano come nel nostro Paese ci sia un crescente interesse da parte del pubblico verso l’alimentazione elettrica, sebbene permangano significativi margini di crescita rispetto ad altri mercati europei. Fatto sta solo il 4,2% delle auto immatricolate lo scorso anno era alimentata esclusivamente da un motore elettrico. Il dato arriva da Motus-E, realtà che comprende operatori industriali, ma anche esponenti del mondo accademico e associazioni ambientaliste.

Si tratta di numeri che confermano come la quota di mercato più alta resti appannaggio delle auto a benzina, che hanno rappresentato il 28,5% di quelle immatricolate lo scorso anno. Seguono, con il 25,9%, le vetture mild-hybrid, ovvero quei veicoli dotati di un motore elettrico che aiuta quello termico in fase di accelerazione, riducendo così i consumi. In totale, le auto elettriche immatricolate lo scorso anno sono state 66.276, in aumento del 35,1% rispetto alle 49.053 acquistate nel 2022, quando le Bev dovettero accontentarsi di una quota di mercato pari al 3,71%. L’Italia è quarta in Europa per infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico. Lo confermano i dati raccolti dall’European Alternative Fuel Observatory e divulgati da Power2Drive Europe relativi ai primi cinque Paesi europei per diffusione di strutture di ricarica pubbliche nel 2021. L’incremento dei punti di ricarica in Italia c’è stato. Siamo passati dai 14 mila 301 del giugno 2020 ai 45 mila 210 del giugno di quest’anno. Il problema è che circa il 56% dell’infrastruttura è stato realizzato nel Nord Italia, solo il 21% nel Centro e il 23% nel Sud e nelle Isole. Con il primato della Lombardia (7 mila 657 installazioni), davanti a Piemonte (4 mila 514), Veneto (4 mila 420), Lazio (4 mila 351) ed Emilia-Romagna (3 mila 966). L’altra difficoltà è che la velocità di ricarica delle colonnine è ancora troppo bassa. Soltanto il 2% della rete ha una potenza superiore a 150 chilowatt, il 3,8% varia dai 99 ai 150, il 3,4% consente di ricaricare tra i 43 e i 50 chilowatt mentre la stragrande maggioranza (86,2%) è ferma a una forbice tra i sette e i 43 chilowatt. Lo smog in Europa rimane ben al di sopra dei livelli raccomandati dall’Oms e rappresenta una minaccia significativa per la nostra salute. Secondo l’ultima valutazione sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) sono 253.000 i decessi nell’Unione europea (UE) che si sarebbero potuti evitare se le concentrazioni di particolato fine fossero state conformi alle raccomandazioni dell’Oms. In base alle nuove stime sugli effetti sulla salute, l’esposizione all’inquinamento atmosferico causa o aggrava alcune malattie quali il cancro al polmone, le cardiopatie, l’asma e il diabete.

Marco Principini