Lunedì 6 Maggio 2024

Aliquote Imu 2024: novità in arrivo

Trattamenti "su misura", è addio

Casa e finanza: anche il Mef dovrà dare ulteriori chiarimenti

Casa e finanza: anche il Mef dovrà dare ulteriori chiarimenti

Il prospetto approvato con decreto del 7 luglio 2023 sembrava consentire ai Comuni di mantenere un ampio spazio di scelta nelle aliquote Imu, ma così non è. Il decreto permette di differenziare le casistiche che hanno una propria aliquota di base, ma con limitazioni. Si considerano come variabili ricorrenti la tipologia di attività, il codice Ateco, il numero di dipendenti e la potenza degli impianti di produzione d’energia elettrica. È possibile differenziare per singola categoria catastale o per zone del territorio comunale; è possibile valorizzare la sussistenza di un contratto di locazione o di comodato. Ma guardando alle aliquote Imu approvate nel 2023 dai Comuni si registrano numerosi casi non incasellabili. Tra l’altro molte peccano di fantasia o agevolano situazioni circoscritte. Questa limitazione che determinerà il venir meno di molte aliquote agevolate, ma anche maggiore semplificazione, non sarà facile da gestire politicamente perché tanti sindaci sono in cerca di riconferma tramite le elezioni del 2024. Tecnicamente, invece, saranno necessari, maggiori chiarimenti dal Mef.