Winter Melody è giunta alla quinta edizione, evento di punta di una strategia più ampia che ha come obiettivo quello di fare di Bologna il ’Polo internazionale del Pronto Moda Made in Italy’ affiancando, così, il Capoluogo emiliano-romagnolo alle altre capitali italiane della moda: Milano e Firenze. Il fulcro del progetto è certamente Centergross, il distretto al cui interno è nato il modello di business del ’Pronto Moda’, alternativa sostenibile e Made in Italy ai noti sprechi del ’fast fashion’. Per riuscire nell’impresa, il presidente di Centergross Piero Scandellari ha coinvolto sin da subito Istituzioni e associazioni di categoria, con l’obiettivo di fare sistema e creare valore reale per tutto il territorio.
Presidente Scandellari, cosa significa per voi essere giunti alla quinta edizione di Winter Melody?
"Principalmente che il nostro progetto ha le gambe per poter camminare ed è tutt’altro che estemporaneo. Ricordo che la prima edizione fu realizzata dall’allora presidente Lucia Gazzotti, che mi cedette quel testimone che ho potuto portare avanti anche grazie al lavoro del Team di cui mi avvalgo".
Come ha spiegato sul palco dell’Arena del Sole si tratta di un progetto molto articolato, che va ben oltre le sfilate.
"Proprio così. Ovvio che le azioni più visibili siano Winter Melody e Summer in Italy (la sfilata che si tiene a febbraio, ndr), ma oltre a queste ogni anno mettiamo in campo l’affiancamento alle nostre aziende in diverse missioni all’estero, per l’applicazione a bandi e in iniziative di comunicazione tra cui webinar e convegni, quindi parliamo anche di formazione. Ognuna di queste azioni è tesa a valorizzare il modello di business del ’Pronto Moda Made in Italy’ e, con esso, le nostre aziende e l’intero distretto".
La ricaduta in termini di marketing territoriale è evidente, quest’anno avete portato a Bologna anche 30 buyer internazionali.
"È evidentissima, tant’è vero che sul palco insieme a me c’erano l’assessore di Regione Emilia-Romagna a Turismo e Commercio Andrea Corsini e il vicesindaco di Bologna Città Metropolitana Marco Panieri, istituzioni (Regione, Comune di Bologna e molti altri) che hanno creduto sin dall’inizio al nostro progetto e per questo lo sostengono concretamente".
A loro si è aggiunto anche Adolfo Urso, Ministro di Imprese e Made in Italy.
"Nel suo intervento il Ministro Urso ha riconosciuto il ruolo di Centergross come distretto e del ’Pronto Moda’ coma alternativa sostenibile e Made in Italy al fast fashion, per noi significa moltissimo".
Infine, avete lanciato l’idea del Bologna Fashion Festival, di cosa si tratta?
"Sostanzialmente di allargare l’iniziativa ad altre realtà oltre alla nostra, organizzando un evento diffuso che coinvolga le eccellenze della nostra splendida Bologna, unendole in una tre giorni in cui fil rouge continuerà ad essere la moda".