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Emicrania, farmaco “due in uno” cura e previene il mal di testa

Rimegepant, novità in arrivo nella Ue: antagonista del recettore del gene della calcitonina. Attenua la cefalea, riduce il numero delle crisi ricorrenti

30/04/2022 - di Alessandro Malpelo

La Commissione Europea ha autorizzato la distribuzione di un farmaco antagonista del recettore del gene della calcitonina (CGrp), indicato sia per il trattamento delle crisi acute di emicrania, preceduta o meno dall’ aura, sia per la profilassi dell’emicrania episodica negli adulti che riferiscono almeno quattro attacchi al mese. Rimegepant, questo il nome del principio attivo contenuto nella compressa, che si scioglie in bocca, è una novità, primo medicinale “due in uno” approvato in Europa, nel senso che si esprime attraverso una duplice modalità: previene l’insorgenza della cefalea, quindi riduce il numero degli episodi ricorrenti, e  stempera le crisi dolorose, attenua il mal di testa le volte in cui il dolore si è ormai scatenato. L’effetto si stabilizza entro un’ora, massimo due ore dalla somministrazione, e può fornire sollievo fino a 48 ore dall’esordio della sintomatologia.

 

Cerchio alla testa

L’emicrania è una delle principali cause di disabilità nel mondo, solo in Europa circa una persona su dieci convive con questa forma di cefalea che solitamente interessa un emisfero solo, colpisce solo da un lato, e così rimane, salvo poi estendersi successivamente a tutto l’encefalo, in questo caso abbiamo il famigerato cerchio alla testa. Globalmente, l’emicrania è tre/quattro volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini. Ricordiamo che è sempre bene rivolgersi al proprio medico, che valuterà l’opportunità di inviare il paziente al centro cefalee, in modo che sia valutato dallo specialista neurologo, dal farmacologo clinico o da altri specialisti, a seconda dei casi, anche perché occorre sempre fare diagnosi differenziale, escludere ad esempio una patologia di competenza del neurochirurgo o del radioterapista oncologo.

 

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Sollievo rapido duraturo

Gli studi in acuto hanno dimostrato un sollievo rapido e duraturo dall’emicrania propriamente detta e da altri sintomi, con la somministrazione di una singola dose di Rimegepant, mentre lo studio di prevenzione ha evidenziato una riduzione significativa degli attacchi di emicrania con l’assunzione del farmaco a giorni alterni. I risultati del trial di fase III pubblicati su Lancet hanno dimostrato che una singola dose della molecola di cui parliamo consente di ottenere una riduzione del dolore e dei sintomi associati all’emicrania dopo due ore dall’assunzione rispetto al placebo.

 

Riduce il numero degli attacchi

Lo studio sulla prevenzione dell’emicrania, anch’esso pubblicato su Lancet, ha dimostrato (si legge nei report) che Rimegepant, assunto a giorni alterni, determina una riduzione del numero di giorni mensili di emicrania rispetto al placebo, nelle settimane tra la nona e la dodicesima nelle 12 di trattamento; questa riduzione si è mantenuta nel periodo di estensione in aperto di dodici mesi con il proseguimento della terapia. Quindi abbiamo una soluzione che potrebbe venire incontro alle necessità di persone che soffrono di emicrania e che sono indifferenti ai triptani, medicinali efficaci nel trattamento del singolo attacco doloroso nel 60-70 per cento dei casi, ma gravati a volte da effetti collaterali indesiderati.

 

Metanalisi su Jama

Nell’ottobre scorso sulle pagine di IAMa è stata pubblicata una revisione sistematica  (metanalisi) di studi clinici randomizzati che ha confrontato i risultati associati all’uso di lasmiditan, rimegepant e ubrogepant rispetto ai triptani per la gestione acuta dell’emicrania. La lotta alle cefalee dunque va avanti, con terapie sofisticate che potrebbero presto prendere piede.

 

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