Lunedì 29 Aprile 2024

Poliziotta uccisa a Roma, chi era Pierpaola Romano freddata con tre colpi da un collega

Aveva 57 anni, un figlio di 22. La procura ha disposto l'autopsia. L'esame nei prossimi giorni anche per Massimiliano Carpineti che ha sparato

Pier Paola Romano, la poliziotta è stata uccisa da un collega a Roma

Pier Paola Romano, la poliziotta è stata uccisa da un collega a Roma

Roma, 2 giugno 2023 - Pierpaola Romano è stata uccisa nell'androne dello stabile dove viveva in via Rosario Nicolò, nella zona di San Basilio. L'auto dell'agente Massimiliano Carpineti, è stata ritrovata quasi subito in una via poco distante. Carpineti l'ha freddata con tre colpi di pistola, due al petto e uno alla nuca, tutti esplosi a distanza ravvicinata, a tradimento, per poi togliersi la vita dopo una breve fuga sparandosi un colpo sotto il mento. L'omicidio suicidio è avvenuto a Torraccia, alla periferia di Roma, giovedì 1 giugno poco dopo le 11 del mattino. Pier Paola Romano quel giorno non era in servizio.

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Chi era Pierpaola Romano

Nata nel 1965, 57 anni, Pierpaola era originaria di Marzano Appio, in provincia di Caserta, indossare la divisa era il sogno di una vita, "si è arruolata nel corpo della polizia di Stato nonostante il padre fosse contrario", raccontano i parenti della donna. Per questo, oltre venti anni fa decide di trasferirsi a Roma, dove diventa ispettrice di polizia.

Sposata con Adalberto Montanaro la coppia ha avuto un figlio, Riccardo, 22 anni, di cui presto avrebbero festeggiato l'ingresso in polizia: allievo alla scuola di Piacenza, la cerimonia di consegna degli alamari era in programma tra pochi giorni. Il marito di Pierpaola è ispettore ai vertici del commissariato di Sant'Ippolito nel quartiere Nomentano, dove anche lei lavora prima di trasferirsi nel distretto di sicurezza della Camera dei Deputati dove ha conosciuto il suo assassino.

I motivi dell'omicidio suicidio

L’ipotesi del motivo passionale. Con Carpinetti, 46enne originario di Cori, Pierpaola, secondo quanto riportato dall'agenzia LaPresse avrebbe avuto da tempo una relazione definita "solida e salda" da chi li conosceva. Secondo quanto riportano altre agenzie di stampa, la donna avrebbe avuto un tumore al seno e dalla diagnosi si sarebbe progressivamente riavvicinata al marito.

Il cordoglio del sindaco Gualtieri

"Dopo l'atroce delitto di Giulia Tramontano che ci ha sconvolto tutti, oggi un altro inaccettabile femminicidio, questa volta nella nostra città. A San Basilio, Pierpaola Romano, Sostituto Commissario della Polizia di Stato, in servizio alla Camera dei Deputati, è stata uccisa senza pietà", la parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri su Facebook. "Ancora un delitto atroce che vede una donna vittima della violenza inaudita di un uomo. Un fenomeno divenuto sempre più allarmante e contro il quale bisogna mettere in campo tutte le azioni e gli strumenti disponibili. Non solo rafforzando i centri antiviolenza per sostenere e proteggere le vittime di violenza ma anche e soprattutto in tema di prevenzione, implementando nelle scuole l'educazione all’affettività' e al rispetto delle donne. - ha proseguito - Roma col cuore spezzato si stringe all'affetto della famiglia, di tutti i suoi cari e del corpo della Polizia. Facciamo tutti insieme il possibile per fermare questa inaccettabile scia di sangue. Le donne hanno tutto il diritto di autodeterminarsi, di decidere con chi stare e con chi no, e soprattutto di essere libere".

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Le indagini

Ci sarà l'autopsia sul corpo di Pierpaola Romano, la poliziotta uccisa giovedì a Roma con tre colpi di pistola sparati da un collega con cui aveva avuto una relazione, Massimiliano Carpineti, che si è poi ucciso. L'accertamento è stato disposto dalla procura di Roma anche nei confronti di Carpineti, per chiarire l'esatta dinamica dell'omicidio-suicidio. L'esame nei prossimi giorni disposto anche per Carpineti che ha sparato.

Non è escluso, inoltre, che nei prossimi giorni i magistrati di piazzale Clodio e gli investigatori della Polizia possano sentire nuovamente testimoni e abitanti del palazzo di via Rosario Nicolò dove la donna abitava, per ricostruire nei dettagli i momenti che hanno preceduto l'omicidio.

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Il racconto di un vicino

''Ho sentito tre spari in rapida successione. Quindi ho sentito la gente gridare e sono sceso e con un amico che era già nell'androne ho visto la donna a terra, ormai senza vita, con un colpo di pistola alla nuca. La posizione del corpo era strana, le ginocchia piegate, la faccia all'insù. Aveva in mano dei fogli della Asl, la borsa a tracolla era chiusa, il cellulare a terra''. Lo racconta un testimone, vicino di casa della donna. ''Secondo me l'uomo che ha sparato era nascosto nell'androne - aggiunge - le ha sparato da dietro mentre lei usciva in strada e solo dopo è salito in macchina sgommando per fuggire via''.