Martedì 30 Aprile 2024

Roma, Mattarella: “Torno alla Sapienza a poche settimane dalla fine del mio ruolo”

Il Presidente all’inaugurazione dell’Anno Accademico. Vaccinazioni: "Referendum vinto dalla scienza". La cerimonia e le contestazioni

Sergio Mattarella all'inaugurazione dell'Anno Accademico della Sapienza

Sergio Mattarella all'inaugurazione dell'Anno Accademico della Sapienza

Roma, 22 novembre 2021 - “A poche settimane dalla conclusione delle mie funzioni come Presidente della Repubblica, torno alla Sapienza, dove ho studiato” queste le prime parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella che questa mattina è intervenuto all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università “La Sapienza” di Roma. “Ripercorrevo – prosegue il Presidente - con la memoria l'elenco dei docenti che ho avuto oltre mezzo secolo fa. Sono tutti altissime figure della storia del diritto. Questo ateneo ha una storia di grande prestigio, e in quegli anni ho respirato questa storia, giovandomene come tanti miei colleghi di allora e come avviene oggi le studentesse e gli studenti dell'ateneo”.  La cerimonia si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Ha fatto seguito il saluto della ministra per l'Università e ricerca, Maria Cristina Messa. La rettrice Antonella Polimeni ha tenuto una relazione introduttiva dal titolo «La costellazione della responsabilità: il progetto di Sapienza per la società della conoscenza». Sono seguiti gli interventi della studentessa Malila Nazari, in rappresentanza degli studenti, e di Giuseppe Foti, a nome del personale tecnico-amministrativo. Il Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi ha tenuto la lectio magistralis "Il senso della Scienza".

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Mattarella ha definito “motivo di orgoglio per l'Italia” il Nobel a Parisi e il ruolo svolto dalla professoressa Antonella Polimeni, “prima donna rettrice dell'Ateneo più grande d'Europa”. “Non abbandoniamo mai la prospettiva di coltivare sempre nuove possibilità”, ha proseguito Mattarella, citando la rettrice. “Questo è un criterio di grande saggezza, che ha spinto la giovane generazione afgana in questi anni a trovare spinta per la cultura e per i diritti civili - ha sottolineato - Strada che speriamo possa essere ripresa nuovamente”.

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Mattarella. "Vaccinazioni, un referendum vinto dalla scienza" 

"Le vaccinazioni non sono state solo lo strumento che ci ha difeso, ci ha salvato letteralmente e ci sta consentendo in questa violenta quarta ondata del contagio del Covid, che sta mettendo in grande difficoltà anche grandi paesi tradizionalmente ben organizzati, ci sta consentendo di contenerne l'offensiva, i danni e i pericoli. Ma le vaccinazioni sono state anche in fondo una sorta di referendum sulla scienza: l'87% dei nostri cittadini sopra i 12 anni si è vaccinato, e se aggiungiamo chi non può vaccinarsi per motivi sanitari e i guariti, siamo più o meno al 90%. Dunque questo referendum vede in Italia la scienza in vantaggio per 9 a 1", ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento.

Ricordo dello studente francese precipitato dalla Torre

In apertura dell'inaugurazione dell'anno accademico dell’Università la Sapienza, la rettrice Polimeni ha ricordato Gaspard Cotterot, lo studente Erasmus della Sapienza, originario di Parigi, morto dopo essere precipitato dalla Torre di Santa Bibiana, a pochi metri dai binari della stazione Termini.

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Le contestazioni degli studenti del Fronte della Gioventù Comunista

Nel corso della cerimonia gli studenti del Fronte della Gioventù Comunista (Fgc) si sono radunati nel piazzale davanti la statua della Minerva, di fronte all'edificio del rettorato dell’Università La Sapienza, in cui si svolgeva l'evento, e hanno esposto uno striscione con scritto "Messa, Gualtieri, Zingaretti: a chi svende l'università risponderemo con la lotta in ogni facoltà!". I giovani hanno anche acceso alcuni fumogeni. La Fgc ha spiegato in una nota: "Questi personaggi, che pretendono di utilizzare gli atenei come passerelle, sono gli stessi che negli anni hanno contribuito al progressivo asservimento dell'università pubblica agli interessi delle imprese private". E concludono “È ora che gli studenti delle classi popolari si organizzino per contrastare in ogni ateneo e in ogni facoltà chi vorrebbe svendere alle imprese l'università pubblica".