Mercoledì 24 Aprile 2024

Estorsione aggravata per un parlamentare: rinviati a giudizio i finti esponenti del clan

I pm hanno chiesto il giudizio immediato per il 21enne Fabio Falasca e il 60enne Franco Angelotti, arrestati a ottobre per estorsione aggravata. I due chiedavano soldi fingendo di riscuoterli per conto di tre potenti clan mafiosi romani

Intercettazioni telefoniche

Intercettazioni telefoniche

Roma, 29 novembre 2021 – Si fingevano componenti di un clan criminale per estorcere soldi a un parlamentare. Arrestati lo scorso ottobre per estorsione aggravata, per il 21enne Fabio Falasca e il 60enne Franco Angelotti finiranno a giudizio immediato, così come chiesto dai pm della Procura di Roma.

L'indagine della polizia di Stato del comando "San Giovanni", coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Giovanni Conzo, aveva rivelato come i due uomini, per mesi, avevano rivolto alla vittima ripetute richieste estorsive. E, per rendere ancora più efficace il loro piano, avevano convinto la vittima che il denaro da versare fosse diretto anche ad un componente di spicco del clan Spada, ad esponenti dei gruppi Di Silvio e Casamonica.

Richieste accompagnate, come riportato nell'ordinanza del gip, da minacce come "Ti acchiappa a me e a te per le feste...stacca un dito ogni giorno de ritardo… calcola che m'ha fatto vedè una vetrina là, una cosa schifosissima, c'ha cinque dita messe sotto, tipo sotto liquido, lui si chiama il taglia dita".

Le richieste di denaro

La vittima aveva ricevuto una serie ininterrotta di richieste di denaro e minacce che le avevano provocato uno stato di totale sottomissione: era stata costretta così a cedere alle intimidazioni e a corrispondere, a più riprese, somme di denaro per oltre 107mila euro. Per ottenere un effetto ancora più traumatizzante, gli indagati avevano convinto l'uomo che il denaro da versare fosse diretto anche ad un componente di spicco dei clan.

Gli arrestati avevano rivolto al parlamentare gravi minacce di morte, anche mediante l'utilizzo di armi, arrivando perfino a minacciare l’incendio della sua abitazione. Alla fine la vittima, terrorizzata, si è rivolta alle forze dell'ordine, mettendo a disposizione i numerosi messaggi ricevuti, anche vocali.

Oggi sono state arrestate altre due persone di Artena, entrambe trovate in possesso anche di cocaina, per un'estorsione ai danni di un 50enne.