Lunedì 29 Aprile 2024

Comunali Roma 2021, Letta: “Gualtieri è il candidato più forte”

Oggi si svolge da remoto la Direzione nazionale del Partito Democratico. Il segretario tocca anche il tema delle amministrative nella Capitale: “Serve un sindaco globale”

Il segretario del Pd, Enrico Letta, alla direzione nazionale del partito

Il segretario del Pd, Enrico Letta, alla direzione nazionale del partito

Roma, 14 maggio 2021 Il segretario del Pd, Enrico Letta, analizza la situazione politica in occasione della Direzione nazionale del partito, convocata da remoto per limitare la diffusione del contagio da Covid-19. Oltre alle riaperture, il Recovery Fund e il ddl Zan, toccato anche il tema delle prossime elezioni Comunali a Roma, dopo l’annuncio nei giorni scorsi dell’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di candidarsi per le primarie del centrosinistra per il Campidoglio.

Letta: “Convinti di Gualtieri”

Un augurio particolare a Roberto Gualtieri che mette al servizio di una grande missione, fondamentale per noi, tutta la sua competenza. Potrà rovesciare la tendenza di questi anni a perdere tutte le opportunità che Roma aveva – dice il segretario del partito -. La nostra voglia di cambiare pagina va nella direzione della disponibilità di Gualtieri, che si confronterà, essendo il candidato più forte ed essendo sostenuto da noi, convintamente, perché riteniamo che Roma debba avere un sindaco globale”.

Primarie? Non è una scelta in una stanza chiusa”

Le primarie del centrosinistra a Roma si svolgeranno il 20 giugno, mentre il termine ultimo per presentare la candidatura è il 25 maggio. Letta fa chiarezza sulle modalità e il metodo: “Quando le primarie sono contendibili in modo molto aspro e impegnato, si grida alla rissa. Quando sembrano avere una candidatura più forte delle altre si dice invece che non servono – sottolinea -. Io credo che l'importanza del metodo che ci siamo dati sia capire la realtà della situazione, senza che ci sia la scelta in una stanza chiusa del segretario o di due o tre dirigenti. In questo senso le primarie a Roma, Bologna e Torino saranno una modalità per parlare delle città e del centrosinistra”, ha concluso.