Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, cimitero dei feti: no ad archiviazione indagine. Inchiesta trasmessa da Al Jazeera

Sulle croci i nomi delle donne, in violazione alla privacy. Differenza donna: "Dalle indagini emersa condotta illecita". Radicali: "Attendiamo risposte dal sindaco Gualtieri"

Roma, cimitero dei feti: chiesta l'archiviazione, ‘Differenza Donna’ si oppone

Roma, cimitero dei feti: chiesta l'archiviazione, ‘Differenza Donna’ si oppone

Roma, 20 gennaio 2022 - L'associazione Differenza Donna si oppone all'archiviazione delle indagini sul cimitero dei feti al Flaminio, con i nomi delle donne riportate sulle croci. Roma, cimitero dei feti. Archiviata l'indagine, violazione privacy senza "profitto"

Questa mattina a Roma si è tenuta l'udienza contro l'archiviazione dell'inchiesta sul cimitero dei feti al Flaminio - che riportavano sulle croci i nomi delle donne che avevano abortito - presentata dall'associazione Differenza Donna.  Lo scorso aprile la Procura di Roma aveva chiesto di archiviare l'indagine avviata ad ottobre del 2020 in cui si ipotizzavano i reti di violazione delle leggi sull'aborto e sulla diffusione dei dati personali. La vicenda emerse nel settembre 2020 e Differenza Donna donna presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per la violazione della riservatezza delle donne coinvolte. "Dalle indagini è emersa, secondo la Procura, - riferisce l'Associazione - una condotta oggettivamente illecita: sono state violate le norme a presidio della riservatezza delle donne, tuttavia la Procura non considera provato il dolo, ossia la coscienza e la volontà di ledere deliberatamente la privacy. Secondo la Procura, infatti, gli indagati si sono trovati a operare in un contesto privo di normativa chiara e univoca". Differenza Donna si è quindi opposta alla richiesta di archiviazione chiedendo al Gip di ordinare un approfondimento delle indagini. Cimitero dei feti a Roma: chiesta l'archiviazione. Continua la polemica Roma, cimitero dei feti del Flaminio: oggi la prima udienza. Raggi diserta l'aula  

L'inchiesta di Al Jazeera Italy's foetus graveyard

"Lo scandalo del cimitero dei feti a Roma fa rumore nel mondo ma dal Comune ancora attendiamo risposte": lo dichiarano in una nota Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani e Vittoria Loffi, coordinatrice della rete Libera di Abortire.  "Al Jazeera english ha appena mandato in onda l'inchiesta 'Italy's foetus graveyard' per la regia di Flavia Cappellini, un caso esemplare dello stigma che colpisce le donne. Il ritratto che ne emerge è attuale e quanto mai preoccupante. La vicenda ha inizio nel 2020 quando Francesca Tolino dopo un aborto scopre che nel cimitero Flaminio di Roma era stato sepolto a sua insaputa il feto sotto una croce con il suo nome. Nonostante lo scandalo mediatico di allora non risultano provvedimenti o direttive da parte del Comune di Roma e della Regione Lazio nei confronti delle aziende regionali e comunali coinvolte. Perfino il nome di centinaia di donne è rimasto leggibile su buona parte delle croci dedicate alla sepoltura dei feti. Proprio il documentario di Al Jazeera evidenzia come non venga tutelata la privacy delle donne, pur garantita dalla legge 194, perché chiunque con una telefonata può chiedere agli uffici cimiteriali capitolini la presenza di una sepoltura indicando il nome della donna che ha abortito. Ci eravamo mossi in queste settimane per chiedere alla nuova giunta Gualtieri un'azione immediata, atti concreti e non solo dichiarazioni di solidarietà, ma ancora nulla è cambiato. La situazione drammatica che emerge, mostrata con chiarezza e ancora una volta a livello internazionale, impone oggi al sindaco e agli assessori competenti di intervenire per garantire in primis i diritti delle cittadine romane ma anche per dare un segno chiaro e contrario alla prassi della sepoltura del materiale biologico degli aborti senza coinvolgimento delle donne, che riguarda non solo Roma ma diversi Comuni e Regioni d'Italia".  image