Roma, nuovo attacco hacker al sito internet di Atac

Il sito web dell'azienda di trasporti della capitale ha subito rallentamenti e limitazioni di funzionalità, non ci sono conseguenze per altri servizi e le linee sono regolari

Attacco hacker al sito Atac Roma

Attacco hacker al sito Atac Roma

Roma, 26 marzo 2023 - Secondo attacco cyber ai sistemi Atac dopo quello avvenuto mercoledì 22 marzo che aveva causato problemi ai sistemi di biglietteria e di informazioni all'utenza. i danni sono stati contenuti dalle contromisure di ciber sicurezza prese dall'azienda che hanno mitigato l'attacco al sistema. Come fa sapere la stessa azienda per la mobilità, "il sito internet di Atac ha subito alcuni rallentamenti e limitazioni di funzionalità che sono stati mitigati dalle contromisure adottate nei giorni scorsi". 

"I tecnici Atac stanno completando gli interventi. La normalizzazione nella fruizione del sito è prevista a breve - conclude Atac - Gli altri servizi non hanno subito conseguenze. Tutte le linee sono regolari".  Disfunzioni e attacchi hacker sono stati riscontrati anche su siti di alcuni ministeri e società partecipata. La Polizia Postale riferisce anche di scritte pro Cospito apparse oggi sui display di distributori automatici di sicurezza in diverse città italiane.

L'attacco di ieri ha causato diversi disagi: "In soli 20 minuti ho perso 60 euro - lamenta la titolare di un distributore alla Balduina, quartiere a Roma Nord il cui impiento, come tutti gli altri, è rimasto fuori uso anche nella giornata di oggi - vorrei far capire a queste persone che con i loro atti non danneggiano lo Stato ma semplici cittadini, commercianti come me che vivono del proprio lavoro. Quando siamo stati avvertiti dell'attacco, alle 22,30 di ieri, già 60 euro erano andate in fumo". A causa dell'attacco  hacker, infatti, i disagi non sono mancati e i gestori sono stati costretti a disattivare i distributori automatici.

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Gli hacker hanno rivendicato anche in questa occasione sul loro canale Telegram gli attacchi ad Atac e al ministero dei Trasporti, postando la foto dell'orso (simbolo della Russia) con il Tricolore sulle sfondo. Scarse conseguenze anche degli altri attacchi, come quello contro il sito del commissariato online della Polizia postale e contro quelli dei ministeri dei Trasporti e di Economia e finanze.