Giovedì 16 Maggio 2024
GIULIA PROSPERETTI
Politica

Violenza contro le donne, FI propone l’app ‘Mai sole’ per prevenirla e facilitare le richieste di aiuto

La proposta di legge depositata alla Camera per un servizio arrivo h24 e anche a telefono spento

Forza Italia presenta la sua proposta di legge con l'app 'Mai sole' (ImagoE)

Forza Italia presenta la sua proposta di legge con l'app 'Mai sole' (ImagoE)

Roma, 7 settembre 2023 – Prevenire la violenza sulle donne e facilitare le richieste di aiuto e le denunce agli aggressori sfruttando l’innovazione tecnologica. Questo l’obiettivo della proposta di legge depositata alla Camera da Forza Italia e presentata oggi in una conferenza stampa, alla presenza del segretario di FI e vicepremier Antonio Tajani, del capogruppo Paolo Barelli, e delle deputate firmatarie Catia Polidori, coordinatrice nazionale di Azzurro Donna, Deborah Bergamini, Annarita Patriarca e Rita Dalla Chiesa. Al centro c’è un’app dal nome ‘Mai sole’ che – ha spiegato Polidori – “ha la finalità di elevare il livello di prevenzione nei confronti del fenomeno della violenza di genere”.  

Un supporto anche a telefono spento

Nel dettaglio ‘Mai sole’ prevede un servizio di assistenza e sostegno telefonico pubblici, messi a disposizione di chiunque ne abbia bisogno in forma totalmente gratuita, in grado di fornire un supporto costante e immediato anche a telefono spento. “L’applicazione informatica e il servizio telefonico – ha proseguito Polidori – sono due strumenti complementari che svolgeranno la loro funzione in forma integrata”. “Abbiamo pensato a una applicazione, un sistema tecnologico nuovo: esistono già delle situazioni simili, ma – sottolinea la prima firmataria della proposta – noi vorremmo che non fossero solo su base volontaria, vorremmo che fosse un sistema statale e assolutamente gratuito, un servizio a 24 ore su 24 utilizzabile da tutti i sistemi operativi e da tutti i sistemi tecnologici, quindi tablet e computer oltre agli smartphone”. Un servizio, in pratica che permetta alle donne di essere geolocalizzate e anche accompagnate eventualmente telefonicamente in momenti di difficoltà. “Speriamo – questo l’auspicio di Polidori – che serva un po’ da deterrente, ma che sia anche in realtà uno strumento in più che va ad arricchire tutte le misure che il governo, con il decreto noto Roccella, Piantedosi e Nordio, sta proponendo in questi mesi”. È chiaro, aggiunge Polidori, che “siamo di fronte a un sistema complesso, che va affrontato da tutti i punti di vista, soprattutto dal punto di vista culturale, partendo già dall'educazione nell'età prescolare, per arrivare poi ad un'educazione civica o sentimentale del rispetto, questo è assolutamente importante. Per quanto riguarda la prevenzione, il tassello principale è di certo l'educazione, ma tutti gli strumenti possibili dobbiamo metterli a disposizione”.  

Tajani: “Tecnologia al servizio della prevenzione”

“Il 16 agosto ho preso l'impegno insieme ai parlamentari di FI di presentare un testo legislativo che permettesse di tutelare ancora di più donne oggetto di violenza o potenziale violenza con un'azione preventiva ancora più efficace”, ha detto Tajani evidenziando come il testo servirà ad “arricchire”, a “rafforzare” e ad “aggiornare” il testo del ministro Roccella. “Presentiamo un testo – ha spiegato Tajani – che deve servire a rafforzare il testo del Governo. Stamattina ho avvertito anche il ministro Roccella perché questa proposta punta a utilizzare tutti gli strumenti tecnologici che sono a nostra conoscenza per aiutare le donne, anche in tempo reale. Ci auguriamo che tutti quanti, indipendentemente dal colore politico, accolgano la nostra proposta perché possa essere uno strumento aggiuntivo. Darò il testo della proposta in Consiglio dei ministri alla ministra Roccella, a Nordio e Piantedosi, per vedere se si può integrare il testo del Governo anche con questi aspetti più tecnologici”. “Forza Italia che è stata la promotrice delle norme contro la violenza sulle donne – ha ricordato Tajani – ha sempre considerato la tutela della donna come una priorità. Questo testo normativo si aggiunge alle tante iniziative perché c’è bisogno che la nostra azione di contrasto ai violenti si aggiorni costantemente anche utilizzando i mezzi tecnologici”.

Barelli: “Necessaria azione tempestiva e cooperazione”

“Sposo in pieno le motivazioni, le ragioni e la sensibilità che spingono il nostro partito a mettere tra le priorità, da sempre, il contrasto alla violenza sulle donne. Gli atti che stanno portando avanti con impegno e determinazione Forza Italia e il Governo – ha dichiarato Barelli – sono fondamentali perché le vicende degli ultimi anni dimostrano che c'è soprattutto bisogno di azione tempestiva e cooperazione su questo tema”.

Gli strumenti di contrasto contro la violenza sulle donne

Nell’attuale scenario come ha sottolineato Bergamini sono 3 i provvedimenti principali contro la violenza sulle donne approvati grazie a Forza Italia. “L’istituzione grazie all'allora Ministro di FI, Stefania Prestigiacomo del numero 1522, un numero gratuito e attivo 24 ore su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking, la successiva legge sullo stalking e la ratifica della Convenzione di Istanbul, unico strumento internazionale giuridicamente vincolante per la prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. L'Italia è stata tra i primi paesi a ratificarla nonostante ci fossero delle iniziali ambiguità nel testo, ma – ha evidenziato Bergamini – grazie a Forza Italia c'è stata una ratifica immediata anche per dare un segnale importante su questo tema. La parola chiave nella prevenzione oggi è tempestività. Da inizio anno ci sono state quasi 80 donne uccise: non dobbiamo abituarci a convivere con la violenza domestica e questa proposta lavora esattamente in questa direzione: intervenire in maniera immediata nel momento in cui c'è un rischio. Sappiamo che la prevenzione e la protezione delle donne è complessissima, lo vediamo nelle cronache di queste settimane ed è fondamentale mettere le forze dell'ordine e la magistratura nella condizione di operare subito per impedire altre morti, anche grazie alle tecnologie oggi disponibili”.

Il ruolo degli uomini nel contrasto alla violenza

“La cosa che voglio sottolineare è vedere a questo tavolo il nostro segretario nazionale e Ministro Antonio Tajani e il nostro capogruppo alla Camera, Paolo Barelli. Sono qui che ci sostengono, come sempre. Io, da capogruppo di Forza Italia nella Commissione femminicidio e violenza di genere, confermo che in Parlamento – ha affermato la vicepresidente dei deputati di Forza Italia Dalla Chiesa – stiamo facendo uno sforzo grandissimo e trasversale. Non potendo agire nella mente di chi compie atti di violenza, nella prevenzione degli episodi di violenza dobbiamo agire tempestivamente, questo è fondamentale. Chiedo aiuto anche agli uomini e non solo alle donne. Devono fare da ‘spartiacque’ su questo tema e dire: noi uomini non ci riconosciamo in quelli che maltrattano o uccidono le donne!”. Un tema questo, condiviso anche da Tajani. “Serve l’impegno di tutti. Siamo padri e mariti ed è necessario che ogni uomo insegni nella propria famiglia che non ci sono essere superiori e essere inferiori e non bisogna mai utilizzare la forza fisica per far finta di essere superiori. Se si vuole avere una persona accanto e non la si vuole perdere bisogna conquistarla con i sentimenti e i ragionamenti. Quella ottenuta con la violenza è una finta conquista che dimostra solo la debolezza psicologica e culturale di chi la esercita. A queste belve che non sono capaci di controllare i propri istinti noi non possiamo fare altro che dire basta utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo. Questo è il messaggio che dobbiamo lanciare. Da presidente del parlamento europeo inflissi la sanzione disciplinare più grave nella storia di questa istituzione nei confronti di un parlamentare che, nell’ambito di una discussione sulla parità di retribuzione, aveva detto che le donne erano esseri inferiori rispetto agli uomini e quindi non potevano fare tutto”.