Giovedì 9 Maggio 2024

Taglio dei vitalizi, il Senato annulla la delibera. M5S: "La casta si tiene il malloppo"

Tre voti a favore e due contrari tra i componenti la Commissione Contenziosa. Esulta Paniz: "Ripristinato lo stato di diritto"

L'aula del Senato, foto generica (Ansa)

L'aula del Senato, foto generica (Ansa)

Roma, 25 giugno 2020 - Il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari? Tutto da rifare. "La Commissione Contenziosa del Senato ha appena annullato la delibera dell'Ufficio di presidenza che aveva deciso il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari", riferisce all'Ansa Maurizio Paniz, ex deputato e avvocato che ha difeso nel ricorso la maggior parte degli ex senatori che hanno presentato ricorso. "È stato ripristinato lo Stato di diritto",esulta Paniz. 

Nell'organismo, chiamato a esaminare i ricorsi presentati dai senatori, tre sono stati i voti a favore e due i contrari, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari. Per il 'no' i due senatori della Lega, Simone Pillon e Alessandra Riccardi (ex M5s da poco passata al Carroccio). Matteo Salvini promette: "Come Lega cercheremo di cambiare la decisione" della commissione. La delibera per il taglio dei vitalizi risale al 16 ottobre 2018. Il senatore di Forza Italia Giacomo Caliendo che presiede anche la commissione, confermando l'annullamento della delibera sui vitalizi spiega: "Ora aspettiamo di leggere le motivazioni e vediamo se ci saranno eventuali impugnazioni. Non aggiungo altro, visto il mio ruolo". 

Vitalizi, l'ira dei 5 stelle

Immediata la reazione sui social del viceministro pentastellato Stefano Buffagni: "Che schifo. Tutti contro il Movimento 5 Stelle. Sono schifato ed amareggiato! Noi non molliamo, ma questa gente deve vergognarsi!"Anche il capo politico del M5S va all'attacco: "Ci provavano da mesi: lo hanno fatto di notte, di nascosto" tuona Vito Crimi chiedendosi "chi dobbiamo ringraziare per questa operazione, la presidenza del Senato?" e definendo senza mezzi termini la decisione assunta "uno schiaffo a un Paese che soffre.  La casta si tiene il malloppo, noi non molleremo mai per ripristinare lo stato di diritto e il principio di uguaglianza".

E Luigi Di Maio incalza: "Ma davvero c'è ancora qualcuno che pensa ai vitalizi nonostante un'emergenza di questa portata? Senza parole. Chi pensa di gioire allora non ha capito nulla. Se ci sono interessi da tutelare sono solo quelli dei cittadini italiani che hanno sofferto per mesi gli effetti di questa pandemia. Abbiamo già abolito i vitalizi e non abbiamo alcuna intenzione di ripristinarli". 

Pd: totalmente contrari

Sconcerto dal Nazareno. Il Partito democratico è totalmente contrario alla decisione assunta dalla Commissione contenziosa del Senato sui vitalizi. Il segretatio dem Nicola Zingaretti twitta: "Sui vitalizi una scelta insostenibile e sbagliata. La cassa integrazione è in ritardo e si rimettono i vitalizi. Non è la nostra Italia". La vicepresidente del Senato e senatrice Pd, Anna Rossomando soiega: "Il Pd non è presente nella commissione contenziosa del Senato che ha deliberato sui vitalizi. Quando la vicenda venne affrontata in Consiglio di Presidenza nel 2018, i rappresentanti del Pd avevano proposto una soluzione alternativa che non venne presa in considerazione dall'allora maggioranza. Una soluzione, quella del Pd, che non avrebbe esposto il Senato alla situazione attuale".

E il Commissario per gli Affari economici della Ue, Paolo Gentiloni, scrive: "A volte ritornano. Il mondo aspettava che l'Italia tornasse ad accapigliarsi sui vitalizi". 

Lega: vergognoso

"Vergognoso. Il ripristino dei vitalizi per gli ex senatori deciso stasera da questa Commissione del Senato è una vergogna! La Lega si è opposta oggi e si opporrà sempre al ritorno dei vecchi privilegi!", scrive su facebook Matteo Salvini. 

Le motivazioni secondo Paniz

"La delibera - spiega sempre l'avvocato Paniz - è stata annullata perché ritenuta ingiustificata a fronte della giurisprudenza consolidata della Corte Costituzionale e del diritto dell'Unione europea, in base alla quale di fronte a una situazione consolidata gli interventi di riduzione degli importi devono rispondere a cinque requisiti, nessuno dei quali era stato rispettato dalla delibera. In primo luogo non deve essere retroattivo, mentre questo taglio lo era; in secondo luogo non deve avere effetti perenni, come invece li aveva la delibera; in terzo luogo non deve riguardare una sola categoria ma deve essere 'erga omnes", mentre qui si colpivano solo gli ex parlamentari; in quarto luogo deve essere ragionevole, mentre questo taglio raggiungeva l'8% degli importi; infine deve indicare dove vanno a finire i risparmi che non possono finire nel grande calderone del risparmio, e anche su questo punto la delibera era carente". 

Paniz non nasconde la propria soddisfazione: "una soddisfazione professionale - sottolinea - ma anche sul piano dei rapporti personali che ho intrattenuto con centinaia di ex senatori che ho assistito. È un risultato che mi ripaga dell'impegno e degli insulti e minacce ricevuti. Io non ho difeso un privilegio ma un diritto, e in uno Stato di diritto questa è una vittoria di tutti".